Fermate da una frana a causa del maltempo, le Funivie Savona - Cairo ripartono con il decreto governativo per l’emergenza Corona virus. Nell’articolo 94 bis del decreto Cura Italia, approvato oggi, è infatti previsto lo stanziamento per la struttura che trasporta carbone e rinfuse dal porto di Savona a Cairo Montenotte, i cui fondi copriranno un anno di cassa integrazione per gli 80 dipendenti e il ripristino dell’impianto funiviario danneggiato lo scorso dicembre con 4 milioni. La storica infrastruttura “green”, parte integrante della filiera del carbone savonese, realizzata nel 1912 per oltrepassare l’Appennino con 380 piloni, due linee lunghe quasi 18 chilometri, su cui possono viaggiare fino a 1.200 vagonetti con una portata massima di 1.100 Kg, in grado di trasportare 418 tonnellate di rinfuse all’ora senza pesare sul traffico stradale, è rimasta ferma da allora, spostando la merce sui camion. Con le disposizioni appena approvate potranno partire i lavori di ripristino, gestiti dal provveditore interregionale alle opere pubbliche per le regioni Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, nominato commissario. “Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per arrivare a questo risultato, istituzioni e parti sociali” commenta l’ad del Gruppo Italiana Coke, Paolo Cervetti. Il Gruppo Italiana Coke, che gestisce attualmente l’impianto funiviario in concessione, sottolinea la necessità di pensare al futuro una volta completato il ripristino dell’impianto, di rilevanza strategica. C’è la disponibilità a proseguire temporaneamente la gestione fino al ripristino, ma oltre, poiché i servizi pubblici e ambientali hanno bisogno di un sostegno economico pubblico, serve un quadro di sostenibilità indipendentemente da chi ne sia il gestore. “Non è importante chi gestisce l’impianto ma che ne sia garantita l’operatività futura” sottolinea Cervetti.
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ITALIANA COKE