"L'ecosistema non sa che c'è la frontiera. Una centrale nucleare che va in crisi nel sud della Francia è come se andasse in crisi in Piemonte; un sistema idrico che va in crisi in una parte d'Europa finisce con l'avere ripercussioni nei mari che sono di tutti quanti". Lo ha detto Philippe Daverio, intervenendo al Festival dell'Acqua di Utilitalia, a Bressanone. "L'ecologia in generale, la preservazione complessiva di cui l'ambito idrico è centrale - ha aggiunto lo storico dell'arte che ha anche tenuto una lectio magistralis presso la facoltà di Scienze della formazione nella sede brissinese della Libera università di Bolzano - è un sistema che segna delle relazioni che sono completamente diverse da quelle frontiere. Il sistema complessivo delle acque e tutta l'evoluzione successiva che si fonda sulla capacità di dominarle, di controllarle e di utilizzarle ne fanno il nostro tessuto portante". "Oggi ragionare in questi termini, e su questi problemi, significa ragionare necessariamente in chiave europeista. Non ci sono frontiere non ci sono limiti; o si decide insieme o non succede nulla", ha concluso Daverio.
In collaborazione con:
Utilitalia