"È un insopportabile teatrino, un déjà-vu l'ennesima messa in scena di un tentativo che, come i precedenti, andrà a infrangersi contro gli scogli della normativa europea cui da anni il nostro Paese avrebbe dovuto adeguarsi". Così Legambiente e Touring Club Italiano in una nota congiunta sull'emendamento al Dl rilancio del Paese che fissa al 2033 la proroga per le concessioni balneari sul demanio marittimo, sebbene la Corte di Giustizia Europea già nel 2016 avesse sentenziato che le concessioni demaniali non possono essere automaticamente rinnovate.
"È questo il vero tormentone estivo - continuano le due associazioni - dal momento che da almeno un decennio i vari Governi che si sono succeduti provano a risolvere il difficile problema delle concessioni balneari nella maniera più semplice, ovvero rimandandolo. In questo caso la dilazione è al 2033. Ma sono anni che si sarebbe dovuto mettere mano al riordino del settore recependo gli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa europea. Che si colga l'occasione del periodo post-Covid19 per affrontare una volta per tutte un problema che si trascina".