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Green Deal, sì Parlamento Ue a taglio 55% emissioni

A Italia 360 mln ma dovrà pagarne 900 ma si mobiliteranno 4,8 mld

Redazione ANSA STRASBURGO

Via libera dal Parlamento europeo al piano Ue per la neutralità climatica entro il 2050. Gli eurodeputati, nella risoluzione adottata con 482 sì, 136 no e 95 astensioni, chiedono un obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 invece che il 40% attualmente previsto. Il Parlamento Ue sostiene il Green Deal europeo e ne sottolinea le sfide. Respinti gli emendamenti dei Conservatori che chiedevano di considerare anche il gas e il nucleare fra le fonti energetiche da sostenere con gli investimenti. Il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sul Green Deal europeo, così come presentato dal Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nel corso di un dibattito in Plenaria a dicembre. I deputati hanno accolto con favore il Green Deal e sono pronti a sostenere il piano di investimenti sostenibili. Chiedono anche un meccanismo di transizione adeguatamente finanziato per tutte le regioni dell'Ue. Il Parlamento ha chiesto una normativa ambiziosa in materia di clima e di portare al 55%, rispetto ai livelli del 1990, l'obiettivo dell'Ue per il 2030 in materia di riduzione delle emissioni interne di Gas a effetto serra. Inoltre esorta la Commissione a presentare quanto prima una proposta in tal senso, onde consentire all'Unione di adottare tale obiettivo con largo anticipo rispetto alla COP26 di novembre. Infine, i deputati hanno auspicato l'introduzione di obiettivi intermedi dell'Ue per il 2040. Per prevenire il trasferimento delle emissioni di CO2, data la persistenza di diversi gradi di ambizione in campo climatico su scala mondiale, i deputati chiedono alla Commissione di lavorare a un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere compatibile con l'Omc. I deputati sottolineano che modificheranno qualsiasi proposta legislativa per raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Chiedono inoltre obiettivi più elevati per l'efficienza energetica, l'energia rinnovabile, inclusi, per quest'ultima, obiettivi nazionali vincolanti per ogni Stato membro, e una revisione di altre normative Ue nel campo del clima e dell'energia entro giugno 2021. La risoluzione è stata adottata con 482 voti favorevoli, 136 contrari e 95 astensioni.

Green deal, a Italia 360 mln ma dovrà pagarne 900 - Il nuovo Fondo per la transizione giusta da 7,5 miliardi di euro, presentato martedì dalla Commissione europea, destinerà all'Italia circa 360 milioni di euro. Tuttavia l'Italia, essendo un contributore netto al bilancio europeo, dovrà versarne circa 900 milioni di euro per alimentare il fondo. E' quanto emergerebbe dalle tabelle presentate oggi dall'esecutivo Ue agli ambasciatori degli Stati membri, secondo quanto appreso dall'ANSA. Alla Polonia andranno invece 2 miliardi. Essendo un contributore netto al bilancio Ue come Germania e Francia, l'Italia dovrà versare una quota di risorse maggiore rispetto ai beneficiari netti per alimentare il prossimo bilancio 2021-2027. Da qui discende la stima del contributo di circa 900 milioni per alimentare i 7,5 miliardi di risorse fresche proposte dalla Commissione Ue. La fetta del Fondo di transizione destinata all'Italia, 364 milioni in sette anni, è stata invece calcolata dall'esecutivo comunitario in base a una metodologia che tiene conto di diversi fattori ambientali, occupazionali, e la ricchezza pro capite del Paese. Alla Germania dovrebbero quindi andare 877 milioni di euro, a fronte di un contributo al fondo di circa 1,5 miliardi. La Francia dovrebbe ricevere 402 milioni di euro dal fondo che alimenterebbe con circa 1,1 miliardo. La fetta più alta delle risorse sarebbe invece destinata alla Polonia, beneficiario netto del bilancio, la cui economia dipende ancora fortemente dall'industria del carbone. La Commissione vorrebbe destinare al Paese 2 miliardi (il massimo consentito per un solo Stato membro) dei 7,5 di dotazione. Le varie caratteristiche del fondo, dalla sua dotazione ai criteri di allocazione, dovranno ora essere discusse dagli Stati membri e anche dal Parlamento europeo per trovare un'intesa prima dell'avvio del prossimo periodo di programmazione europea, nel 2021. Dalla discussione sul prossimo bilancio Ue potrebbe anche emergere qualche variazione dei criteri di contribuzione dei vari Paesi al bilancio stesso.

Green deal: 364 mln a Italia per mobilitare 4,8 mld - I 364 milioni che il nuovo Fondo europeo di transizione giusta da 7,5 miliardi dovrebbe destinare all'Italia saliranno a 1,3 miliardi una volta aggiunto il cofinanziamento nazionale e dirottate le risorse dai fondi strutturali (Fesr e Fse). Tale cifra sarà - secondo le stime della Commissione Ue - in grado di mobilitare investimenti pubblici e privati per un totale di oltre 4,8 miliardi di euro. E' quanto si legge nelle tabelle presentate oggi dall'esecutivo comunitario agli ambasciatori Ue.

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