Quotidiano Energia - Nonostante tutte le forme di trasporto abbiano subito un calo a causa delle restrizioni da Covid-19, ce n’è una che preoccupa maggiormente il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: il Tpl.
In un rapporto sugli effetti del Covid-19 sulla mobilità, disponibile in allegato, il ministero esprime infatti i propri timori che i nuovi trend in essere, come la predilezione per gli spostamenti con il mezzo privato anziché con quelli collettivi, possano divenire strutturali. Una possibilità a cui il Mit guarda con apprensione, parlando di “pericolosa e non sostenibile diversione dalle modalità di trasporto collettive a quelle individuali”.
Il volume del ministero - dal titolo “Osservatorio sulle tendenze di mobilità durante l’emergenza sanitaria del Covid-19” - registra l’andamento della mobilità individuale su strada, il traporto passeggeri, merci, aereo e marittimo nel periodo compreso fra gennaio e luglio 2020.
Gli spostamenti con il trasporto collettivo, caratterizzati prevalentemente da quelli del Tpl, hanno subito una riduzione ancora più marcata rispetto al trasporto stradale privato-individuale, raggiungendo cali anche superiori al 90% nel periodo marzo-aprile 2020, non ancora recuperati a luglio 2020. La perdita rispetto al periodo pre-Covid (gennaio 2020) si attestava ancora al 40%.
Il traffico dei veicoli leggeri si è ridotto fino all’80% nel periodo marzo-aprile 2020 poi non del tutto recuperata, mentre per le merci si è registrato una flessione del 40-50% fra marzo e aprile (periodo caratterizzato dalle maggiori restrizioni), ma con un recupero della quota persa già a luglio 2020.
La riduzione per l’Alta Velocità (AV) è stata invece quasi del 100% nel periodo marzo-aprile, anche a fronte di una riduzione dei servizi di oltre il 95%. Tale contrazione – informa il Mit - persiste ancora a luglio 2020 con una domanda di mobilità inferiore del 60% e con un’offerta di servizi inferiori di circa il 20% rispetto al 2019.
Per i servizi marittimi è stato invece registrato, a luglio 2020, un calo del 20% per il settore passeggeri mentre per le merci vi è stata una ripresa quasi totale. Tracollo del settore aereo: fra marzo e maggio gli spostamenti hanno subito una sensibile riduzione della domanda e dell’offerta (-99%), mostrando a luglio ancora un -75% della domanda passeggeri e del -60% per quanto riguarda i servizi offerti e del -30% per le merci trasportate.
Il Mit ha inoltre elaborato insieme ad Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, un documento sulle politiche di mobilità sostenibile che possono essere attuate per favorire uno sviluppo sostenibile della logistica urbana.
Fra gli aspetti presi in considerazione vi è anche una transizione verso mezzi commerciali leggeri. “L’inserimento di veicoli ecocompatibili nelle gare per la fornitura dei servizi gestiti direttamente e/o indirettamente dagli Enti Locali - quindi ad esempio flotte per la manutenzione dei giardini, per la raccolta dei rifiuti, per il Tpl, anche su aree collaterali, fornitura pasti alle scuole o agli ospedali - come parametro di aggiudicazione dell’appalto potrebbe senza dubbio dare un impulso e una direzione positiva al processo di svecchiamento del parco circolante”, si legge nel position paper (disponibile in allegato sul sito di QE).