Quotidiano Energia - La settimana lavorativa nei settori essenziali è destinata in Francia a prolungarsi dalle attuali 44 a 60 ore. Il Governo si appresta infatti ad applicare quanto previsto dalla Legge sull’emergenza Covid-19 in vigore da ieri, che “permette alle imprese dei settori particolarmente necessari alla sicurezza della nazione o alla continuità della vita economica e sociale di derogare alle regole sull’ordine pubblico e sulla durata del lavoro, sul riposo settimanale e sul riposo domenicale”.
La ministra del Lavoro francese, Muriel Pénicaud, ha precisato che saranno presto approvati i decreti attuativi che per un periodo di 12 settimane aumenteranno l’orario di lavoro nei settori energia, telecomunicazioni, logistica, trasporti e agroalimentare.
Al momento, le norme prevedono non più di 48 ore di lavoro in una settimana e non più di 44 in media settimanale su un periodo di tre mesi.
Pénicaud ha chiarito che dovranno essere salvaguardati “i tempi di riposo di legge e regolarmente retribuiti gli straordinari”, ma non sono ancora chiare le conseguenze per il dipendente che dovesse rifiutare di osservare le norme eccezionali e quindi rischiare potenzialmente il licenziamento.
Le disposizioni saranno introdotte unilateralmente, cioè senza accordi con i sindacati e le imprese, considerata l’emergenza sanitaria nazionale.
Il Codice del lavoro francese prevede deroghe alle ore settimanali stabilite in circostanze di emergenza. Per poterle attuare, però, servono atti del Governo con nuove condizioni temporanee stabilite da appositi decreti.