Quotidiano Energia - “La ricerca, sviluppo e innovazione (RS&I) deve diventare una priorità nel prossimo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 della Ue”. E’ l’appello lanciato da 93 associazioni industriali europee – tra cui BusinessEurope, Eurelectric, FuelsEurope, WindEurope e Acea – che chiedono perciò al Consiglio Concorrenza Ue che si terrà il prossimo 27 settembre di aumentare il budget del programma Horizon Europe “fino ad almeno 120 miliardi di euro”, contro i 100 mld € attualmente previsti.
In una dichiarazione congiunta, le associazioni chiedono inoltre che “non meno del 60%” dei fondi Horizon Europe siano dedicati al pilastro “Sfide globali e competitività dell’industria europea”, che include i settori energia, clima e mobilità.
“Horizon Europe necessità di finanziamenti adeguati al livello delle sue ambizioni e il Parlamento Europeo ha già deciso di dare priorità alla RS&I nel budget Ue, lo stesso dovrebbero fare gli Stati membri sostenendo un bilancio di almeno 120 mld € (in prezzi 2018)”, che permetterebbe al programma di “creare fino a 100.000 posti di lavoro e 11 € di Pil per ogni euro investito”.
Mentre “si inasprisce la concorrenza internazionale nelle soluzioni innovative”, conclude la dichiarazione, “le spese europee in RS&I restano basse rispetto ai concorrenti globali e l’obiettivo di investire nel settore il 3% del Pil deve adesso divenire realtà”.
Horizon Europe prenderà il via il 1º gennaio 2021, succedendo al programma da 77 mld € Horizon 2020.