Canale Energia - I dati forniti dallo studio: “Il nuovo consumatore informato”, presentato a Milano il 13 giugno scorso da Euromedia Research per il Gse durante la prima giornata del Festival dell’energia, hanno illustrato la distanza tra l’interesse e la conoscenza effettiva verso le energie rinnovabili e l’autoproduzione.
L’indagine rileva che l’80% degli intervistati sarebbe disponibile ad aggregarsi per realizzare forme di autoproduzione e autoconsumo collettivo, a fronte di un 70% interessato all’argomento Fer. Il problema, spiega Alessandra Ghisleri di Euromedia Research, è la mancanza di una conoscenza approfondita su questi temi.
A questo limite, secondo Stefano Ciafani di Legambiente, si somma la scarsa visione verso il futuro delle tecnologie sull’autoproduzione e le comunità energetiche nel contesto europeo, palesata dalle istituzioni politiche.
Altra criticità è la sostanziale assenza di manutenzione impiantistica da parte dei piccoli produttori, come riferisce Marco Carta, Ad di Agici, che ne riduce le prestazioni. Anche in questo caso, la presenza di un tecnico professionale all’interno di una comunità di utenti, sarebbe risolutiva.
Davide Zanoni, Presidente di e-nostra, ha insistito sulla mancanza di proiezione verso il cambiamento sui temi dell’autoconsumo, seguito da Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia, che ritiene necessario un adeguamento del rapporto tra prosumer e azienda, visto che il primo, da consumatore evoluto, ha delle esigenze evolute (per es. mobilità elettrica, domotica e sicurezza) che devono essere soddisfate.
Conclude Andrea Arzà, Ad di Liquigas, ricordando che ogni innovazione nel comparto energetico ha bisogno della partecipazione dell’utente.