Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Energia: Legacoop, in Romagna una impresa su 10 a rischio

I dati di un'indagine interna dell'associazione

Redazione ANSA FORLI
(ANSA) - FORLI, 04 OTT - Una cooperativa su dieci sta considerando di fermare gli impianti, un rapporto che sale a una su quattro nel settore dei trasporti e della logistica. È quanto emerge da un'indagine interna presentata da Legacoop Romagna, secondo cui le imprese si aspettano che i costi dell'energia rimangano alti anche per il 2023. Con conseguenze potenzialmente drammatiche, fino al ricorso agli ammortizzatori sociali e alla sospensione dell'attività.

In grave difficoltà sono tutte le filiere produttive e le aziende meno strutturate dal punto di vista patrimoniale. Circa un terzo delle cooperative esaminate prevede aumenti dei costi dell'energia superiori al 100%. Di queste quasi la metà preventiva aumenti di oltre il 200%. Le più colpite nell'immediato sono le cooperative della filiera agroalimentare e della filiera sociale e servizi. Queste ultime, in particolare, segnalano forti criticità sui flussi finanziari e sulla liquidità. Di fronte alla crisi energetica tre coop su quattro stanno attuando iniziative per il contenimento dei consumi, ma anche indagini di mercato sui fornitori e interventi sull'organizzazione del lavoro. Minori le percentuali di chi sta attuando investimenti per l'autonomia energetica attraverso le fonti rinnovabili, visti i tempi lunghi e i requisiti finanziari necessari. L'energia, secondo lo studio, non è l'unico problema: chi produce beni fatica ad assorbire i giganteschi rincari subiti da tutte le materie prime. Il dato più preoccupante riguarda il 9% di aziende che prevede di spegnere gli impianti o di ricorrere agli ammortizzatori sociali (7%) se i costi energetici rimarranno invariati e non ci saranno interventi forti di carattere pubblico. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA