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Clima: protesta Fridays for future sotto sede Eni a San Donato

Multinazionale accusata di "crimini contro umanità e pianeta"

Redazione ANSA MILANO
(ANSA) - MILANO, 25 MAR - Alcune decine di attivisti di Fridays for future si sono ritrovati davanti la sede dell'Eni di San Donato Milanese (Milano) per protestare contro la multinazionale, ritenuta colpevole di "crimini contro l'umanità e contro il pianeta". I manifestanti, vestiti con camici bianchi in stile polizia scientifica, hanno ricreato una sorta di scena del crimine, delimitando l'area con del nastro giallo e disegnando delle sagome sull'asfalto.

Gli ambientalisti hanno quindi elencato i loro "capi d'accusa" nei confronti dell'azienda: "Conflitto d'interessi con Putin, truffa aggravata nei confronti dei cittadini, ecocidio, colonialismo e tangenti". Le accuse, stampate su grossi cartelloni, sono state affisse sui muri dell'azienda.

"Il commercio di gas di Eni con la Russia frutta alla multinazionale un miliardo all'anno. Il 16% del petrolio commerciato da Eni arriva da Mosca - gridava al megafono una delle manifestanti - e nonostante la guerra, la multinazionale ha continuato a comprare gas dalla Russia alzandone i prezzi".

Durante la protesta si è alzato il coro "One solution: revolution" (una soluzione: rivoluzione, ndr.), ed è stato esposto uno striscione con la scritta "Eni criminale: devasta i territori e il clima, fa affari con i dittatori".

Per concludere la dimostrazione alcuni partecipanti si sono stesi a terra, mentre altri fingevano di effettuare dei rilievi.

Davanti alla sede dell'Eni sono stati disegnati i contorni di alcuni corpi, con al loro fianco la scritta "No al gas, no al carbone". (ANSA).

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