(ANSA) - TRIESTE, 01 DIC - Il Presidente Fedriga è
intervenuto anche in merito al Pnrr, un Piano che "purtroppo è
nato escludendo e superando le Regioni, non avendo una visione
di coordinamento in area vasta dei diversi interventi. Nasce -
ha ricordato Fedriga - con il Governo Conte 2 e rappresenta un
problema perché rischia di non permettere da una parte che
l'attuazione del Pnrr si possa realizzare nei tempi necessari, e
dall'altra che possa veramente avere effetti di sviluppo per il
Paese. Ricordo - ha insistito Fedriga - che i fondi Pnrr sono
soldi a debito, debito diretto per l'Italia, debito indiretto
quello europeo cui parteciperemo con un pro quota. Quindi devono
creare Pil e sviluppo per poterlo ripagare. Per questa ragione
il coinvolgimento delle Regioni è fondamentale per la
realizzazione del Pnrr stesso. Il nuovo Governo ha dato
disponibilità a riaprire un dialogo con le Regioni, anche il
Governo Draghi ha fatto qualche passo avanti, ma dobbiamo farne
ancora molti per raggiungere gli obiettivi". Le Regioni vogliono
insomma "essere protagoniste ma non per necessità di avere un
ruolo ma per dare un successo al Paese Italia; senza le Regioni
ho paura che il Pnrr non potrà arrivare a buon fine e questo
sarebbe un problema serissimo non soltanto per i conti del Paese
ma per il futuro del Sistema Italia", ritiene il Presidente
della Conferenza delle Regioni.
Un altro tema, particolarmente attuale, che sarà approfondito
in occasione del Festival delle Regioni, è quello del
territorio. "Le Regioni hanno già oggi un ruolo importante per
interventi contro il dissesto idrogeologico - ha segnalato
Fedriga - Però dobbiamo cambiare la concezione del Paese nella
lotta al dissesto e la tutela del territorio: è necessario
semplificare e fare gli interventi. Tante volte alcuni
interventi importantissimi non vengono realizzati per una
impostazione ideologica, magari non detta in modo esplicita:
cioè che per tutelare il territorio non bisogna toccarlo. Molto
sbagliato. Questo - ha spiegato - vuol dire abbandonare il
territorio. Noi dobbiamo fare interventi di buon senso che
vadano a proteggere il territorio. Senza l'intervento dell'uomo
il territorio rischia molti problemi. E' ovvio che parlo di
interventi di buon senso e non quelli negativi come l'abusivismo
che indeboliscono il territorio e mettono in pericolo la vita
delle persone. Occorre una impostazione pragmatica", ha concluso
Fedriga. (ANSA).
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