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WWF, dal primo 'Re Leone' questi animali sono calati del 43%

"Fra 25 anni potrebbe non esserci più nessun Simba da narrare"

Redazione ANSA ROMA

ROMA - "'Il Re Leone' torna nelle sale italiane in una nuova versione della Disney. Ma dal 1994 ad oggi, la popolazione del leone africano protagonista di quel racconto tanto amato, è protagonista di un drammatico declino.

Negli ultimi 25 anni è stato registrato un calo della popolazione dei leoni africani pari al 43%, con una diminuzione ancora maggiore in Africa Centrale e Orientale, dove il numero degli individui di questa specie è calato del 60%". Lo scrive in un comunicato il WWF.

"Solo in Kenya - prosegue la ong ambientalista -, negli ultimi 25 anni, la popolazione dei leoni è diminuita del 40%, passando da 750 a 450 individui. Fra le terribili minacce che mettono in pericolo il futuro del leone, quella principale è la perdita degli habitat naturali: oggi rimane solo l'8% dei territori dove un tempo vivevano i leoni africani. La drastica riduzione degli habitat è causata dalle attività dell'uomo, e non colpisce solo i leoni, ma anche le loro prede che sono in rapido declino".

"Ma non mancano altri pericoli a mettere a rischio il futuro del leone - prosegue il WWF -, come il bracconaggio mirato al traffico illegale di ossa e altri parti del corpo dei leoni, le malattie (spesse diffuse dal bestiame allevato dall'uomo) e i conflitti con le comunità locali".

"Se la situazione continuerà ad essere questa - conclude il WWF -, fra 25 anni potrebbe non esserci alcun Simba da narrare".

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