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Ong Bloom, molto pesce in Ue ucciso con scariche elettriche

"Pratica vietata ma esercitata e finanziata da contribuenti"

Redazione ANSA ROMA

Una buona percentuale del pesce che finisce sulle tavole degli italiani non è stato pescato, ma fulminato da scariche elettriche. Lo afferma la ong Bloom ricordando che "in Italia la pesca elettrica non è praticata, che è vietata dall'Ue eppure è praticata impunemente, in barba al regolamento e finanziata dalle tasche dei contribuenti".
    Il divieto definitivo, ricorda la ong, "è stato votato in Parlamento nel gennaio scorso ma è ancora in corso la fase della discussione in sede di trilogo". Bloom avverte che "se non si riuscirà a far approvare un divieto definitivo a livello europeo, anche il nostro ambiente marino e il nostro settore della pesca artigianale rischiano di sparire, fulminati dagli elettrodi della grande pesca industriale".
    L'ong ricorda che nel 1998 la Commissione europea aveva vietato la pesca elettrica, "pratica che distrugge tutto, senza risparmiare nessuna delle specie marine - le uova, i piccoli, il plancton, la fisiologia dei pesci, la chimica dell'acqua, il sistema immunitario di molte specie - e che è infatti bandita in quasi tutti i paesi del mondo. Nel 2007, tuttavia - prosegue la ong - è stata introdotta una serie di deroghe per la ricerca scientifica, di fatto incorporata nella legge dal 2013 e che autorizza l'equipaggiamento elettrico del 5% delle flotte. Dal 2009, anno in cui i Paesi Bassi iniziano a reintrodurre la pratica della pesca elettrica, sono 84 i pescherecci utilizzati, l'equivalente del 40% della flotta. Tutto in barba alla legislazione Ue e con sovvenzioni pubbliche. Un atto illegale, insomma, finanziato dai cittadini europei".
    Nel giugno 2018, prosegue Bloom, "era stata diffusa la cifra di 5,7 milioni di euro stanziati per finanziare la pesca elettrica, di cui 3,8 provenienti da Fondi Europei. Oggi, grazie ai nuovi documenti rinvenuti da Bloom - la cui analisi sarà presentata ai giornalisti al parlamento europeo a Bruxelles martedì 6 novembre - c'è il fondato sospetto che l'ammontare delle sovvenzioni indebitamente assegnate sia di gran lunga superiore".

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