Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il riscaldamento globale desertifica la Namibia

L'allarme del ciclista Sergio Borroni dopo un viaggio nel paese

Redazione ANSA ROMA

La Namibia muore di sete per il riscaldamento globale: in vaste zone non piove dal 2011, i fiumi sono in secca, le fattorie vendono o uccidono il bestiame perché non hanno più niente da dargli da mangiare. Gli unici a prosperare nella siccità sono i serpenti velenosi. E' l'allarme che lancia il cicloviaggiatore milanese Sergio Borroni, appena tornato da un viaggio in bici di 1200 km nel paese dell'Africa sud-occidentale.
    "Ovunque mi fermavo, la gente si lamentava della siccità - racconta Borroni -. Nella parte centrale, la più arida, fino a qualche anno fa cadevano almeno 30 millimetri di pioggia all'anno, e per l'agricoltura locale erano sufficienti. Ma dal 2011 non piove più". Il cicloviaggiatore racconta di "animali scheletrici, mucche e capre che pascolano nella sabbia, che cercano qualche filo d'erba secco fra le pietre. Gli allevatori portano via le bestie perché non c'è più foraggio".
    Per strada Borroni ha incontrato letti di fiumi in secca, fattorie e villaggi abbandonati. "Col caldo si sono moltiplicati i topi, e questi hanno attirato i cobra sputatori, velenosissimi - spiega -. Ora gli agricoltori se li ritrovano nei giardini".
    La Namibia è scarsamente abitata e l'inquinamento è praticamente assente. "Eppure - conclude Borroni -, questo paese povero subisce gli effetti dei gas serra prodotti dai paesi ricchi".
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA