(ANSA) - NAPOLI, 15 LUG - Negli occhi ancora la festa, col
San Paolo gremito e illuminato dagli smartphone degli oltre 35
mila spettatori. Sul tavolo il lavoro che resta da fare nei
prossimi mesi prima di passare la mano. Poche ore di sonno per
il commissario Basile e per tutta la squadra delle Universiadi:
c'è da gestire il post Giochi, con gli impianti rinnovati da
preservare e le attrezzature acquistate da mettere in sicurezza.
"In linea di massima - spiega - le lasceremo negli impianti.
Quelle più costose, invece, per ora le custodiremo noi in attesa
che si definiscano gli accordi tra i Comuni e i nuovi gestori".
Polo rossa Universiadi, Basile ha trascorso nel quartier
generale della Mostra il giorno dopo la chiusura della rassegna,
mentre alla Stazione Marittima gli atleti rimasti partono per le
rispettive destinazioni. Il riconoscimento del premier Conte ha
fatto piacere: "Mi ha chiesto se avevo perso qualche anno di
vita. Gli ho risposto sì, che è stata dura, ma che era stato
bello lavorare per i giovani". La stanchezza ha giocato a Basile
uno scherzo durante la cerimonia di ieri quando ha chiamato
Antonio (come l'ex ct della Nazionale, ndr) il premier Giuseppe
Conte. "Un lapsus di cui mi sono scusato. Il premier è stato di
spirito. Mi ha detto 'Nessun problema, Conte è un bravo
allenatore'. Ora intanto mi danno tutti dell'interista, ma io
tifo per l'Avellino e in serie A seguo con simpatia il Napoli".
Domani Basile sarà a Firenze, nella sede della Lega Pro per
premiare - assieme al numero uno della Figc Gravina e a quello
della serie C Ghirelli - la nazionale di calcio medaglia di
bronzo a Napoli 2019.
Intanto si guarda al futuro: "Da oggi - spiega il commissario
- parte la fase due. Siamo al lavoro per rifare gli spogliatoi
del Napoli al San Paolo. E poi c'è il Collana da finire con la
tribuna e la piscina da rifare". Gli impianti rifatti sono
l'eredità principale che le Universiadi lasciano. Preservarli
ora diventa la priorità. La piscina Scandone, uno dei gioiellini
rimessi a posto in vista delle Universiadi, ieri grondava di
entusiasmo. "Ho detto al presidente Barelli - spiegava un
emozionato Franco Porzio - che questa vasca è pronta a ospitare
Mondiali ed Europei". A breve, come altri impianti che erano in
condizioni di degrado e sono stati ristrutturati, tornerà nelle
mani del Comune che dovrà decidere a chi affidarla. "La
questione - spiega Basile - riguarda soprattutto gli impianti di
Napoli e provincia, che erano abbandonati o che sono stati
realizzati ex novo. Parlo della nuova piscina Scandone (dove
domani si disputa la prima gara regionale dopo il restyling), di
quella della Mostra d'Oltremare (tuffi), del Palavesuvio che era
chiuso, del PalaDennerlein che era a mezzo servizio e degli
stadi di San Pietro a Patierno, del 'Caduti di Brema' a Barra e
del Virgiliano. Per tutti andrà trovata una soluzione. Nelle
altre province i Comuni al 90% hanno già accordi preesistenti".
In attesa che i Comuni riprendano in mano la gestione delle
varie strutture, durante questo periodo di transizione l'Aru si
farà carico di esercitare una sorta di custodia. "Almeno sugli
impianti più in vista - precisa Basile - come Palavesuvio,
Scandone, PalaDennerlein e Casoria". Le Universiadi sono finite,
ma un'altra sfida comincia adesso.(ANSA).