(ANSA) - NAPOLI, 11 LUG - Jagroop Singh arriva dal Punjab,
una Regione dell'India al confine con il Pakistan, cuore della
comunità indiana dei sikh. Ha terminato alcuni mesi fa gli studi
in legge all'Università di Varanasi, la più santa delle città
sacre dell'India, e subito dopo è partito per Napoli 2019. "In
India avevo appena iniziato a lavorare come avvocato, poi la
passione per lo sport, in particolare per il tiro a segno, ha
preso il sopravvento e così sono partito per prendere parte a
questa Universiade. Sto facendo una bella esperienza, mi sto
occupando di comunicazione tra la delegazione indiana e il
comitato organizzatore. È la mia prima volta a Napoli. Non ho
ancora avuto modo di girare la città, che sembra bellissima,
probabilmente lo farò domani se sarò libero da impegni. Mi
piacerebbe - prosegue - conoscere le opportunità culturali che
ci sono qui a Napoli per capire di più della cultura italiana e
mostrare qualcosa in più di quella indiana. Manifestazioni come
l'Universiade sono interessanti anche per lo scambio culturale
che si crea tra i partecipanti provenienti da così tanti Paesi.
Questi eventi possono anche essere un ponte per la pace tra
Stati in conflitto. Lo sport da questo punto di vista può essere
uno strumento per superare le incomprensioni". "Appena rientrerò
nel mio Paese - conclude - consiglierò ai miei amici di fare
questa esperienza di volontariato. Nel frattempo sto già
pensando a Tokyo 2020".