(ANSA) - NAPOLI, 11 LUG - Tra le oltre 900 risorse
professionali selezionate nell'organizzazione dell'Universiade
Napoli 2019, più di trenta arrivano dall'estero. Giovani e meno
giovani. Una parte arriva dalla Grecia, ma anche da Russia,
Portogallo, Usa, Cina, Gran Bretagna, Iran, Colombia, Belgio,
Croazia.
Karen Myers, londinese che da anni vive a Nizza, coordina i
servizi alle delegazioni. "Da 30 anni mi occupo di eventi
sportivi - spiega -. Ho iniziato come volontaria nel 1988 ai
Giochi olimpici di Seul e da allora non ho mai smesso. Questa è
la mia seconda Universiade in Italia". É stata anche nello staff
di 12 Olimpiadi. "Ho iniziato questo lavoro quando a capo c'era
Primo Nebiolo, una figura forte, senza di lui le Universiadi non
sarebbero dove sono ora. Nebiolo era una dirigente sportivo
forte e autorevole, un grande leader. Assieme a Juan Antonio
Samaranch - presidente del Comitato Olimpico Internazionale dal
1980 al 2001 - è stato determinante per lo sviluppo
dell'Atletica e dell'Universiade".
Parlando dell'organizzazione dell'evento Myers dice che "non
è stato facile realizzarlo". "Abbiamo avuto solo 9 mesi -
argomenta - e uno staff non numeroso, ciò nonostante le forze a
disposizione hanno lavorato veramente bene, hanno fatto un
lavoro eccezionale. Ai giovani che vogliono avvicinarsi a questa
carriera consiglia di "iniziare come volontari, in questo modo -
dice - si possono acquisire competenze, conoscere e farsi
conoscere. Poi capire quale settore scegliere, team service,
assistenza alle delegazioni, comunicazione. Fondamentale la
conoscenza delle lingue, ma quello che conta di più è la
passione in quello che si fa".
Tra le giovani professionalità figura anche Aristea Klanac.
Studia design della comunicazione a Venezia. É di Fiume
(Croazia) e da due mesi lavora a Napoli 2019 tra l'area delle
risorse umane e i servizi alle delegazioni. "Sto imparando a
lavorare con tantissime persone. Ognuna ha un approccio
differente al lavoro. Ogni giorno bisogna trovare soluzioni
differenti". E su Napoli aggiunge: "Da quando sono qui mi sono
sentita subito a casa. Ho conosciuto tantissima gente. E poi il
cibo: fantastico".
(ANSA).