(ANSA) - NAPOLI, 25 LUG - Tre formazioni cistiche rimosse
dall'ovaio residuo tecniche chirurgiche mini invasive, senza
asportarlo e senza compromettere la funzionalità ormonale di una
paziente di 15 anni, già sottoposta a trapianto di cuore,
affetta dalla sindrome di Sotos (gigantismo). Il delicato
intervento è stato eseguito, in laparoscopia, dall'equipe della
Uoc di Chirurgia generale dell'Ospedale Monaldi di Napoli
guidata dal direttore Diego Cuccurullo.
"Si è trattato di un caso molto particolare per via della storia
clinica della paziente", ha spiegato Cuccurullo. Alla giovane,
infatti, prima di ricevere il trapianto, le è stato impiantato,
nel 2012, un cuore artificiale che l'ha tenuta in vita per oltre
500 giorni ed è attualmente in follow up presso la Uosd di
Assistenza meccanica al circolo e dei trapianti nei pazienti
adolescenti, guidata da Andrea Petraio.
"L'Azienda Ospedaliera dei Colli, nell'ambito della chirurgia
laparoscopica è stata e continua ad essere pionieristica", ha
dichiarato Maurizio di Mauro, direttore generale dell'Azienda.
(ANSA).