(ANSA) - NAPOLI, 21 DIC - Per i cinefili l'immagine di
riferimento è quella di Sophia Loren che nel celebre film di
Vittorio De Sica, "L'oro di Napoli", interpreta la moglie di un
pizzaiolo intenta a vendere pizze fritte nel dopoguerra
napoletano. Per i milioni di amanti dello street food è
semplicemente un prodotto iconico di quelli che tutti, almeno
una volta nella vita, vogliono assaggiare per conservarne il
ricordo. Per molti pizzaioli è decisamente qualcosa di più che
una seppur valida alternativa alla classica pizza. Per AVPN
(Associazione Verace Pizza Napoletana) un quid plus che non
poteva non trovare spazio nell'ambito del disciplinare.
"Da anni l'Associazione è impegnata nella promozione e nella
valorizzazione della Vera Pizza Napoletana - ha spiegato Antonio
Pace, Presidente AVPN - E dopo tanti anni di successi e
riconoscimenti era necessario, da parte nostra, procedere alla
tutela di un'altra eccellenza del food partenopeo: la pizza
fritta. Abbiamo pertanto voluto aggiungere un'appendice al
Disciplinare Internazionale della Vera Pizza Napoletana dedicata
alla pizza fritta, descritta nelle sue due varianti di forma
tonda e a mezzaluna (calzone), nei suoi ingredienti di base,
nella tipicità della stesura e della chiusura ed infine nella
tecnica e nelle caratteristiche di frittura".
Per questo motivo AVPN ha scelto di fare della pizza fritta la
protagonista della seconda edizione del Vera Pizza Day, in
programma lunedì 17 gennaio 2022. Sarà questa l'occasione per
consegnare ufficialmente le prime 8 tabelle di certificazione
alle friggitorie che hanno fatto la storia della pizza fritta, a
quelle che negli ultimi anni hanno spinto con l'apertura di
nuovi locali alla diffusione di questo prodotto e alle pizzerie
che hanno riservato alla pizza fritta un ruolo di pari livello,
se non superiore, rispetto a quella al forno. La scelta del
numero di tabelle assegnate non è casuale ma dovuta ad un numero
si collega alla pizza fritta, storicamente venduta nei bassi con
la formula di "oggi a 8", ossia la mangio oggi e la pago tra
otto giorni. In ordine alfabetico le tabelle sono state
assegnate a: Antica Friggitoria Masardona, Antica Pizza Fritta
da Zia Esterina Sorbillo, Guglielmo Vuolo, Isabella De Cham
Pizza Fritta, La Figlia del Presidente, Pizza Fritta Famiglia
Surace da più di 100 anni, Pizzeria De' Figliole e Starita a
Materdei.
Preziosa, nell'appendice che AVPN ha dedicato alla pizza fritta,
la collaborazione tra l'Associazione e il Dipartimento di
Agraria dell'Università Federico II di Napoli.
"Questa certificazione si inserisce in un contesto di
rivalutazione, dal punto di vista scientifico e nutrizionale,
della frittura - ha dichiarato la Professoressa Paola
Vitaglione, ordinario di Fisiologia del Dipartimento - Il cibo
fritto non fa male alla salute se preparato in maniera corretta,
se non se ne abusa e se il suo consumo si accompagna ad un
pattern alimentare sano e un adeguato livello di attività
fisica. A queste condizioni anche due volte a settimana si può
cedere al piacere di un buon fritto!".
Quindi pochi consigli ma da seguire con attenzione: immergere
l'alimento in olio extravergine di oliva o in olio di semi
(preferibilmente quello di girasole ad alto contenuto di acido
oleico o arachidi) ad una temperatura che non raggiunga mai il
punto di fumo, applicando un ricambio frequente dell'olio.
Queste semplici regole oltre a garantire proprietà sensoriali
come la croccantezza e flavour caratteristici, migliorano gli
aspetti nutrizionali del prodotto perché riducono la quantità di
olio assorbiti dall'alimento e la formazione di sostanze
indesiderate che possono derivare dall'ossidazione dei grassi.
Ma aldilà dell'aspetto legislativo e di quello salutistico, la
pizza fritta è collegata anche ad aspetti sociali che non sono
sfuggiti all'Associazione Verace Pizza Napoletana, tanto più in
un periodo come quello natalizio dove talvolta un gesto e
un'attenzione particolare possono fare davvero la differenza.
"Abbiamo voluto riscoprire l'antica tradizione delle "pizzelle
di Natale - ha concluso il Presidente Pace - che riuniva le
famiglie alla Vigilia intorno al focolare per la preparazione
delle pizze fritte. Noi abbiamo scelto di allargare il concetto
di famiglia, allietando il Natale dei più bisognosi del Binario
della Solidarietà, gestito dalla Caritas Diocesana di Napoli
grazie all'Associazione Camminare Insieme presieduta da Enrico
Sparavigna. Proveremo a portare un po' di gioia, preparando solo
per loro delle pizze fritte nella giornata del 23 dicembre".
(ANSA).