(ANSA) - NAPOLI, 15 NOV - "Per valorizzare al meglio uno
straordinario patrimonio immateriale certificato dall'UNESCO
come la Dieta Mediterranea ci voleva una grande raccolta
'immateriale' della sua essenza, della sua storia e dei suoi
molteplici significati antropologici, sociologici e culturali".
Così il rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, Lucio
d'Alessandro, tagliandone virtualmente il nastro, ha presentato
il primo museo digitale al mondo interamente dedicato all'arte
della Dieta Mediterranea, già online su
www.mediterraneandietvm.com. Mediterranean Diet Virtual Museum è
il nome internazionale dell'ultima 'creazione' scientifica del
MedEatResearch dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli,
il primo Centro di Ricerca universitario italiano specificamente
dedicato alla Dieta Mediterranea fondato e diretto dagli
antropologi Elisabetta Moro e Marino Niola. L'inaugurazione del
Museo, progettato insieme con l'Università degli Studi di Roma
"Unitelma Sapienza" e con il finanziamento della Regione
Campania, si è svolta nella Biblioteca Pagliara del Suor Orsola
Benincasa, con la partecipazione dell'assessore al Turismo della
Regione Campania, Corrado Matera, come evento conclusivo di due
giornate di studio e ricerca di un convegno internazionale
interamente dedicate al nono 'compleanno' della Dieta
Mediterranea come patrimonio immateriale dell'umanità
riconosciuto dall'Unesco.
"La dieta mediterranea non è solo una selezione di alimenti -
ha evidenziato Matera - ma è soprattutto uno stile di vita:
rispetto del territorio, conservazione della biodiversità e
recupero delle antiche produzioni e delle arti e come Regione
Campania stiamo investendo molto sulla dieta mediterranea a
partire da questo progetto attraverso il quale poter recuperare,
preservare e trasmettere la memoria e la storia dei nostri
prodotti, sensibilizzando anche i ragazzi delle scuole e delle
Università perché bisogna ragionare soprattutto in termini di
educazione alimentare".
Viaggiare nello spazio e nel tempo per immergersi in un
flusso di storie narrate da protagonisti noti e meno noti del
mondo agroalimentare alla scoperta dell'arte di mangiar bene per
vivere a lungo in buona salute. Sarà una delle suggestioni a cui
andranno incontro i visitatori del primo museo digitale al mondo
interamente dedicato all'arte della Dieta Mediterranea.
E l'universo della Dieta Mediterranea sarà raccontato anche
attraverso conversazioni scientifiche e antropologiche con chef
stellati come Alfonso Iaccarino o uomini di spettacolo come Ugo
Gregoretti e Peppe Barra. "Si potrà scoprire la ricetta del ragù
di Eduardo De Filippo o quella di Concetta Barra". Così Marino
Niola, condirettore del Mediterranean Diet Virtual Museum,
insieme con Elisabetta Moro, ha chiuso la presentazione del
Museo svelando una delle tante chicche che si troveranno tra i
suoi contenuti.(ANSA).