(ANSA) - NAPOLI, 24 AGO - "Sono orgoglioso per questo
prestigioso riconoscimento; è un attestato professionale che
riguarda non solo me ma l'intera generazione di giovani
imprenditori, di giovani pizzaioli di Napoli che si impegnano
ogni giorno, in maniera seria e costante, per portare alto il
nome della nostra città e della sua storia, anche gastronomica".
Così il pizzaiolo Gino Sorbillo commenta il riconoscimento
internazionale avuto con l'inserimento - insieme con Pietro Zito
di Antichi Sapori, in Puglia - nella Guida 'World'S Best
Restaurants' 2019 voluta da Travel+Leisure e Food&Wine e
realizzata con le recensioni da Besha Rodell. Quest'ultima è una
giornalista molto nota, viaggia in incognito, e ha selezionato
solo due operatori italiani, entrambi al Sud, per i 30 migliori
ristoranti e pizzerie del mondo.
"Una grande soddisfazione - commenta Gino Sorbillo - per noi
che lavoriamo in un contesto difficile dove nulla è scontato e
dove ogni giorno bisogna affrontare una lotta, ma, alla fine,
l'ìmpegno paga".
Sorbillo, impegnato col fratello Antonio (Toto), 44 anni, ha
aperto finora 12 locali in Italia e nel mondo, da Milano a New
York (presto a Tokio e Miami), la il cuore della sua attività
resta lo storco locale di Via Tribunali, 32, nel centro antico
di Napoli.
"Questo elenco - ha spiegato Besha Rodell e LucianoPignataro
Wine&Fodd Blog ne riporta il pensiero - mette insieme la cucina
e la cultura, non classifiche e numeri. Ridurre il mondo a un
menu degustazione costoso dopo l'altro significa perdere il vero
assaggio di quello che si mangia nel mondo. Quello che voglio
quando viaggio è un pasto che mi insegni qualcosa sulle persone
di una regione e sui loro gusti e le loro vite. Ecco di cosa
tratta questa lista. Per una sola persona compilare un simile
elenco sarebbe impossibile. Quindi, i redattori hanno chiesto a
un panel di nominare i ristoranti in base all'intersezione, alla
connessione tra cibo, viaggi e cultura. Da un enorme elenco,
abbiamo ristretto il campo e costruito un itinerario. Poi sono
salita su un aereo. E poi un altro. Nel corso di quattro mesi,
ho cenato, in modo anonimo, in 81 ristoranti in 24 paesi in sei
continenti. Ho volato 279 ore - ho ancora il jet lag!
Dall'esperienza di quei pasti, ho scelto i 30 ristoranti che
erano i più elettrizzanti, i più deliziosi e che sono riusciti a
farmi entrare nella cultura di un luogo". E Gino Sorbillo sembra
aver centrato l'obiettivo.(ANSA).