(ANSA) - NAPOLI, 21 FEB - "Quando diciamo che esiste una
questione meridionale, che c'è chi vuole spaccare in due il
Paese, che c'è chi ritiene che sia il Nord a dover trainare
l'Italia: ecco l'ennesima prova. Leggo su che i consulenti
nominati dal governo per definire i Lep (livelli essenziali di
prestazione), necessari per il loro progetto di autonomia
differenziata, sono fedelissimi del governatore del Veneto,
Zaia, e addirittura esperti che ritengono che il Sud sottragga
soldi al Nord.
Si tratta dell'ennesimo schiaffo a noi meridionali e all'unità
del Paese. Un progetto, questo dell'autonomia differenziata, che
non è altro che una rivisitazione della secessione della Lega".
Lo afferma il consigliere regionale della Campania e capogruppo
Campania Libera-Psi Giovanni Porcelli.
"E il fatto che è una partita che stanno gestendo tra di loro ne
è solo una conferma. L'autonomia non è una necessità dell'Italia
e degli italiani, men che meno come la vuole fare Calderoli. Ci
sono temi su cui non si può fare politica a ribasso, a discapito
di chi ha meno. E settori come la sanità o la scuola sono
diritti che - aggiunge - devono essere garantiti in egual modo
in Lombardia come in Campania. Già oggi viviamo una disparità
che non è più tollerabile visto che un cittadino campano riceve
dallo Stato meno soldi per la sanità rispetto a un veneto.
"Spero vivamente in un intervento del Presidente Meloni e di
tutti i deputati e senatori campani per fermare questo progetto
di autonomia che non fa altro che acuire i divari Nord-Sud.
Basta con i luoghi comuni sul Mezzogiorno e sui meridionali.
Basta con questa "prepotenza politica" del Nord. In un tempo in
cui il mondo richiede sfide globali, continentali qui pensano a
frammentarci ulteriormente. Non è tollerabile", conclude
Porcelli. (ANSA).