Sono tutti conformi alla normativa
i campioni di acque di balneazione prelevati dall'Arpa Campania
lo scorso 13 settembre. In questa data Arpac ha prelevato circa
50 campioni nei seguenti comuni: Napoli, Portici, Mondragone,
Castel Volturno, Montecorice, San Mauro Cilento, Pollica, Casal
Velino, Castellabate. Per l'elenco dettagliato delle località
campionate, si rimanda al sito del sistema nazionale per la
protezione dell'ambiente.
In particolare sono conformi al limite di legge i campioni
aggiuntivi prelevati nel punto studio nei pressi del "troppo
pieno" di Nisida (Napoli). I campionamenti sono stati effettuati
a seguito della criticità riscontrata per l'attivazione della
galleria scolmatrice di Coroglio (qui il campione prelevato lo
scorso 7 settembre aveva fatto registrare valori dei parametri
microbiologici superiori ai limiti), pertanto torna ad essere
balneabile il tratto di mare "Nisida-Coroglio".
Non sono stati registrati superamenti dei valori soglia
batteriologici nelle acque di "Via Partenope" e "Posillipo" dove
erano state riscontrate criticità all'ispezione visiva per la
presenza di rifiuti galleggianti e per la scarsa trasparenza
delle acque. Da misure in tempo reale, effettuate nell'ambito di
altre attività in mare in data 14 settembre, in questo tratto di
mare sono stati rilevati valori elevati di clorofilla, indice di
abbondante sviluppo fitoplanctonico ed elevati valori di
torbidità, indice di notevole presenza di solidi sospesi.
Domani, 16 settembre, sarà possibile riscontrare anche i
risultati dei campionamenti eseguiti lo scorso 14 settembre, che
comprendono il resto della provincia di Caserta e completano la
serie dei controlli stagionali di tutta la costa campana.
«In un quadro largamente positivo - sottolinea il direttore
generale Arpac Stefano Sorvino - sono emerse alcune temporanee e
limitate criticità locali, legate fondamentalmente al
verificarsi di piogge intense. E' utile ricordare che, in
situazioni di verosimile impatto negativo sulla qualità delle
acque di balneazione, i sindaci hanno la possibilità di adottare
divieti preventivi di balneazione, senza necessariamente
attendere i risultati dell'Arpac per i quali occorrono due
giorni dallo svolgimento dei prelievi. I divieti possono essere
revocati quando successivamente, una volta rimosse le cause che
impattano sulla qualità delle acque, gli accertamenti Arpac
abbiano dimostrato il ripristino della balneabilità».
In altre parole, durante la stagione balneare, indipendentemente
dai controlli previsti dal d.lgs 116 del 2008, possono essere
adottate da parte dell'autorità competente, in caso di pioggia
persistente e/o di notevole intensità che comporti l'entrata in
funzione degli scaricatori di piena nelle fognature a sistema
misto, misure di gestione preventive che includano
l'informazione del pubblico e, se necessario, un divieto
temporaneo di balneazione, o comunque, una limitazione della
balneazione ai fini della tutela della salute dei bagnanti (art.
10 del d.lgs. 116 del 2010). Tale articolato - si precisa nella
nota dell'Arpac - viene altresì richiamato dalla Regione
Campania, annualmente, nell'atto deliberativo di approvazione
della rete di monitoraggio stagionale pianificata e proposta da
Arpac (art.7 del deliberato Dgr n. 151 del 30 marzo 2022 - Burc
n. 35 del 04.04.2022).
"In questo modo - commenta Sorvino - si tutelano i bagnanti
senza aspettare i necessari tempi tecnici delle metodiche
analitiche. In ogni caso, si può ancora una volta ribadire che
questi fenomeni mettono in evidenza locali criticità
infrastrutturali della rete fognaria di tipo misto, dove cioè
confluiscono acque pluviali e fognarie, e talvolta la mancanza
di manutenzione opportuna degli scarichi pluviali con criticità
che impattano purtroppo, sia pur occasionalmente, sulla buona
qualità della risorsa mare, da tempo in progressivo
miglioramento».
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