(ANSA) - NAPOLI, 09 MAR - Tre ragazzi immigrati iscritti in
Campania alle scuole Iefp (Istruzione e formazione
professionale) hanno incontrato questa mattina il presidente
della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sede della
Regione, presente anche l'assessore regionale alla Formazione
Professionale Armida Filippelli.
I tre giovani sono Ervis, venuto dall'Albania nel 2021 per
trovare lavoro e aiutare la famiglia, Asharaf di origine
marocchina, con la madre scampata a violenze familiari, e Sadakh
arrivato dalla Somalia al termine di un viaggio difficilissimo.
I tre sono una rappresentanza degli allievi del percorso Iefp
che si tiene a Scafati e che forma "operatori ai servizi di
promozione ed accoglienza turistica".
In particolare Sadakh ha raccontato che il suo viaggio dalla
Somalia è iniziato nel 2019: ha attraversato l'inferno per oltre
due anni. Dal Sudan alla Libia, dove è stato fatto prigioniero
insieme a donne e bambini. La storia è piena di fatiche, di
torture, di dolore: aveva contratto varie infezioni dovute alle
ferite che lo esponevano all'aggressione degli insetti. Si è
salvato grazie alla sanità regionale, è stato accolto in una
casa famiglia. Oggi i tre giovani migranti sono ritornati alla
vita, riprogettando il loro futuro grazie ai corsi di Istruzione
e Formazione Professionale organizzati dalla Regione Campania. I
tre giovani hanno scritto un commovente elogio della
Costituzione Italiana che hanno consegnato a De Luca.
"Venite da una storia di sofferenza - ha risposto De Luca
dopo averli ascoltati - e spesso con famiglie in altre parti del
mondo. Partiamo da voi per cercare di dare di più a chi arriva
nel nostro Paese. Vogliamo che il vostro esempio dia lezione a
tutta Italia su come comportarsi con chi viene da Albania,
Marocco, Somalia e altri Paesi. Noi facciamo formazione e
sappiamo che presto potrete lavorare e diventare cittadini
italiani".
"Ho voluto fortemente rilanciare gli IeFP - ha detto
Filippelli - un percorso di avviamento al lavoro rivolto ai
ragazzi in età di obbligo scolastico, per rispondere alla
tragica emergenza della dispersione scolastica e del disagio
sociale dei giovanissimi. Dai 6 corsi che ho trovato quando mi
sono insediata, siamo passati a oltre 50". (ANSA).