(ANSA) - NAPOLI, 28 GEN - L'obiettivo era di punirlo, perchè
voleva portare avanti la sua attività di spaccio senza
sottostare al controllo del clan: così gli hanno sparato,
ferendolo ad una gamba. Ci sarebbe tutto questo dietro
all'arresto, eseguito dalla Squadra Mobile di Napoli e dal
Commissariato di Nola, di quattro persone, tutte accusate dei
reati di detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da
sparo, aggravati dal metodo mafioso.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa
dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione
distrettuale antimafia.
I fatti si verificarono il 23 dicembre 2021, a San Vitaliano,
dove gli indagati avrebbero esploso almeno tre colpi d'arma da
fuoco contro un soggetto, colpendolo ad una gamba, e subito dopo
lo avrebbero aggredito con spranghe di ferro. Il movente, hanno
evidenziato le indagini, sarebbe appunto riconducibile alla
volontà di punire la vittima, che non avrebbe voluto sottostare
al controllo del clan camorristico Filippini nel settore dello
spaccio degli stupefacenti. (ANSA).
Missione punitiva a colpi di pistola e sprangate, 4 arresti
Voleva spacciare senza sottostare al controllo del clan
