Aria, acqua, terra, fuoco sono le
tappe del viaggio visivo dell'artista Federica Gioffredi
intitolato Kosmo, curato dalla docente e storico dell'arte
Bianca Stranieri. Si parte da Napoli, dove si ritorna, passando
per Procida e Pozzuoli. L'inaugurazione domani alle 18 sulle
gradinate delle Rampe Brancaccio di Napoli (Gradini Francesco
D'Andrea) , dove continua il viaggio che l'artista ha intrapreso
da alcuni anni, toccando e fotografando diverse mete geografiche
ed emotive, con cadenze irregolari di stagioni, territori e
natura.
«Il primo elemento protagonista della mostra Kosmo è Aria -
spiega Gioffredi - volutamente allestita in città per poche ore
perché fluttua, respira, agita, sospinge, accarezza, inebria,
per poi dissolversi. La mia forma di ricerca costante è il
movimento. Sono sempre stata colpita non da ciò che un luogo ha
di evidente, ma dai dettagli che colgo e che mi restano impressi
nella memoria: un colore, una forma, dei riflessi o i contrasti,
una texture o magari delle ombre. È così che è arrivata
l'ispirazione sul cosmo e i quattro elementi: aria, acqua, terra
e fuoco».
Gioffredi, fotografa e reporter, esteta e creativa, visionaria e
sognatrice, con gli scatti di Aria, attraversa il primo degli
elementi, fissandone la leggerezza, il volume e i colori in un
contesto di ambiente e territorio. Il risultato? Una serie di
squarci nelle vigorose tinte del bianco-nero: foglie, rami,
alberi, pietre, terreno, siepi, nuvole e profili montuosi, si
amalgamano e intersecano a creare un accattivante equilibrio tra
tensioni visive e armonie liquide.
Per la tappa successiva di Kosmo, l'artista è a Procida il primo
luglio, dove l'elemento protagonista è l'Acqua. Si va poi a
Pozzuoli con il Fuoco e si torna a Napoli, a casa dell'artista
con la Terra.
Napoletana, classe '72, Federica Gioffredi è figlia del campione
del mondo di off-shore Antonio. «La naturale consapevolezza
dello strumento fotografico - commenta l'artista - e la sua
propensione a catturare immagini, è il terreno su cui alimento
la mia cifra stilistica. Il mio obiettivo è trasformare uno
scatto di vita quotidiana in una immagine d'arte: da ogni foto
emerge, vivendo in parallelo, il mio mondo interiore e quello
reale».
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