Le indiscrezioni parlano di due
milioni di euro sottratti a piccole dosi, nel giro di molti
anni, ma le verifiche contabili sono ancora in corso ed agli
atti dell'inchiesta sull'ammanco dalla cassa del Comando Legione
Carabinieri Campania non ci sarebbe ancora una cifra definitiva.
Suscita sconcerto nell'Arma la notizia dell'indagine per
peculato militare a carico di un carabiniere in pensione,
impegnato a lungo nei quadri amministrativi della caserma Salvo
d'Acquisto, sede del comando regionale: un uomo che i colleghi
ritenevano al di sopra di ogni sospetto, e che ora deve
difendersi dall'accusa di aver sottratto ingenti somme dai conti
cui, per le sue mansioni, avrebbe avuto facile accesso.
Dal Comando Legione Campania per ora nessun commento
sull'accaduto. Si sa che la denuncia dell'ammanco è venuta
dall'interno, dopo il pensionamento del militare indagato: chi
lo ha sostituito si sarebbe accorto di alcune anomalie, e
scavando a fondo è emerso un 'buco' in progressiva crescita,
tale da stupire gli stessi esperti contabili chiamati a
ricostruire anni e anni di fatture, bonifici, versamenti. Un
lavoro complesso e delicato, supervisionato dalla Procura
militare cui spetta l'inchiesta sul presunto peculato.
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