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Pnrr: Confindustria, affrontare gli squilibri del territorio

Pnrr/confronto a napoli

Pnrr: Confindustria, affrontare gli squilibri del territorio

De Luca, 209 miliardi servono a colmare il divario Nord-Sud

NAPOLI, 21 ottobre 2021, 16:13

Redazione ANSA

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"Una giornata che ha l'obiettivo di ribadire l'assoluta importanza della coesione territoriale, per il Sud, per il Paese e l'Europa intera". Il vicepresidente per le politiche di coesione territoriale di Confindustria, Vito Grassi, ha aperto così il fitto confronto voluto dall'associazione degli industriali, oggi a Napoli, su "Sud e Nord insieme verso l'Europa", con in agenda un confronto ampio - oltre agli interventi di alcuni ministri Bianchi, Giovannini e Carfagna, e del commissario europeo Elisa Ferreira - tra numerosi Governatori e presidenti di Confindustrie regionali.
    Con anche i vertici di Confindustria.
    "Siamo convinti da sempre che la frattura economica e sociale a scala territoriale del Paese rappresenti un freno oggettivo alla sua crescita economica complessiva, per il Mezzogiorno e per il Centro-Nord, e che agire con più intensità sullo sviluppo del Mezzogiorno rappresenti una condizione imprescindibile per riportare l'Italia su un sentiero di crescita e di convergenza verso l'Europa. Un' Europa che si è finalmente accorta di questo unicum italiano, ponendola tra le priorità del nostro Pnrr" dice Grassi. E sulle opportunità del Pnrr sottolinea "Perché tale mole di risorse, mai disponibile in precedenza, abbia i migliori effetti, non va gestita e indirizzata come semplice somma di richieste locali, svincolate da comuni priorità. Serve una visione comune di priorità convergenti tra Regioni e governo, e tra tutte le forze produttive e sociali".
    Dal canto suo il governatore campano, Vincenzo De luca. ha detto: "I 209 miliardi del Pnrr non sono per il Covid ma per recuperare il divario Nord-Sud. Questo dato non è chiaro a tutti: l'obiettivo deve essere recuperare il divario territoriale di genere, la disoccupazione femminile, aumentare il tasso di crescita nazionale del 5% annuo".
    "Dal punto di vista del riparto delle risorse - ha precisato De Luca - nessuno può dire quale sarà. Queste risorse devono servire a questo. Ma per fare ciò ci vogliono delle precondizioni: a partire da una classe dirigente adeguata che da noi non esiste".
   

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