"Ritrovarci tutti insieme intorno a
un Tavolo condiviso volto a creare un percorso comune capace di
generare proposte concrete, è solo il primo passo di un
itinerario ecclesiale che nell'ambito del cammino sinodale dovrà
impegnarsi su due fronti: camminare insieme nella Chiesa,
puntando sul confronto, sul reciproco ascolto e sulla parresia
come elementi imprescindibili dell'essere popolo di Dio, ma
anche camminare insieme con gli uomini e le donne di buona
volontà che hanno a cuore il bene dei piccoli, la tutela dei
minori, la lotta alla disuguaglianza e l'educazione alla
legalità e alla giustizia». L'arcivescovo di Napoli Domenico
Battaglia interviene con un editoriale su "Famiglia Cristiana"
sull'escalation di violenza nella sua diocesi dei giorni scorsi.
Il tessuto ecclesiale della diocesi, prosegue monsignor
Battaglia, non è per nulla assuefatto «alla convivenza con la
cultura camorristica e con il potere di morte dei clan: numerosi
preti, insieme a tanti laici e consacrate, in diverse aree della
città metropolitana, da Scampia ad Afragola, passando per
Ercolano e arrivando alla Sanità, sono per la nostra città un
baluardo di resistenza, una profezia di vita e di giustizia, un
simbolo che il male, per quanto forte, non può prevalere».
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