La Stanza è il nome dello sportello
di ascolto antiviolenza rivolto a tutte le studentesse, gli
studenti ed il personale dell'Accademia di Belle Arti di Napoli
che sarà attivo internamente a partire da lunedì prossimo, 12
aprile. Il progetto, è il risultato di un lavoro di sinergia
attuato da oltre un anno, con la Cooperativa Sociale E.V.A.
L'obiettivo condiviso, fano sapere dall'Accademia, è quello di
potere offrire uno spazio dedicato di ascolto, un luogo sicuro
di accoglienza dove potere raccontare ogni dubbio, paura e
difficoltà e consentire l'emersione di qualsiasi forma di abuso
e violenza con la garanzia di riservatezza ed anonimato e nella
totale libertà di espressione.
Sono stati coinvolti gli studenti del corso di Design della
Comunicazione che, a valle di un percorso di sensibilizzazione,
guidati dalla prof.ssa Ivana Gaeta hanno ideato il nome, il logo
e le grafiche. Lo sportello sarà gestito da operatrici
specializzate supportate all'occorrenza da consulenti legali e
psicologhe della Cooperativa e sarà attivo il lunedì e il
mercoledì. Le prenotazioni avverranno all'indirizzo
sportello.antiviolenza@abana.it, e gli incontri, al momento
partiranno in modalità online, attraverso la piattaforma Teams.
"La criticità maggiore - dice Lella Palladino sociologa e
fondatrice della Cooperativa E.V.A. - per prevenire e
contrastare la violenza è relativa alla difficoltà di metterla
in connessione con le dimensioni di potere e di controllo che
gli uomini ancora pensano di potere esercitare sulle donne, ad
una dimensione culturale in cui è ancora il maschile la norma ed
il linguaggio riproduce disuguaglianze e cristallizza
pregiudizi. Le donne che trovano il coraggio di chiedere aiuto
non sempre incontrano operatori accoglienti e con la competenza
specialistica in grado di non operare il consueto ribaltamento
di responsabilità che tende a spostare l'attenzione e ad
attribuire la colpa del reato commesso alla vittima piuttosto
che all'autore. Lo sportello antiviolenza dell'Accademia è la
giusta risposta all'impotenza collettiva e diffusa che scoraggia
ad uscire da situazioni ambivalenti di ricatto e molestie".
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