Ventimila
mascherine e 22 tute ''protettive'' realizzate senza alcuna
autorizzazione. Sono quelle sequestrate in quattro comuni del
Napoletano (Gragnano, Pompei, Santa Maria la Carità e
Casalnuovo) dal comando provinciale della Guardia di Finanza di
Napoli, nel corso di tre distinti interventi. Le mascherine
presentavano istruzioni in sola lingua inglese o cinese e
prodotte senza alcuna autorizzazione ministeriale. In
particolare, nel corso della prima operazione le fiamme gialle
della compagnia di Castellammare di Stabia hanno controllato
un'attività di commercio all'ingrosso di articoli medicali di
Gragnano all'interno della quale erano esposte cento mascherine
presente FFP2 prive delle istruzioni per l'uso in lingua
italiana e carenti dei requisiti previsti per quel livello di
sicurezza. Le attività si sono poi estese a Pompei, al deposito
della stessa società, dove sono state scoperte ulteriori 21.500
mascherine della medesima tipologia. I dispositivi sono stati
sottoposti a sequestro e il rappresentante legale, un uomo di 51
anni di Potenza, è stato sanzionato per violazioni al codice del
consumo. Gli stessi finanzieri, nel corso di una seconda
operazione, hanno riscontrato che una società operante nel
settore del commercio al dettaglio di prodotti via internet con
sede a Santa Maria La Carità aveva messo in vendita 2.800
mascherine sulle cui confezioni erano riportate solo scritte in
lingua cinese ed inglese. Anche in questo caso il materiale è
stato sottoposto a sequestro e il titolare, un quarantunenne del
luogo, è stato sanzionato per violazioni al codice del consumo.
Infine, le fiamme gialle della compagnia di Casalnuovo di
Napoli, hanno sequestrato, nel corso di un controllo nei
confronti di un ambulante, 4.500 mascherine e 22 tute protettive
prive di certificazione e di ogni garanzia di protezione per il
consumatore. Sanzionato un uomo di 40 anni di Casalnuovo di
Napoli per esercizio abusivo di attività commerciale. (ANSA)
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