"La situazione in Cina è migliorata,
io mi trovo attualmente in quarantena dopo essere rientrato. Al
nostro arrivo in aeroporto ci hanno chiesto da dove arrivavamo,
ci hanno misurato la febbre, ci hanno fatto tutti i controlli,
scannerizzato il volto. Sono a casa da 10 giorni, e ogni giorno
devo comunicare la mia situazione. Venerdì finisco, arriverà a
casa mia la polizia e mi daranno un documento che dovrò portare
in giro assieme al passaporto. Grazie a queste regole stanno
controllando il virus". Lo ha detto Fabio Cannavaro, in
collegamento dalla Cina con Radio Anch'io lo sport, il programma
di RadioRai.
"La ripresa del campionato in Italia? Qui ci sono voluti
quattro mesi: io ero partito dall'Italia il 5 gennaio. La
situazione è molto delicata, quindi penso che ci vorranno ancora
due mesi, anche se mi auguro prima. In base all'esperienza
cinese, i tempi dovrebbero essere simili - ha aggiunto -. Noi
non abbiamo avuto casi di positività in squadra, ma bisogna fare
molta attenzione, essere cauti. La preoccupazione è tanta, mia
moglie e i miei figli sono a Napoli. Ci sono delle restrizioni
in Italia, ma nessuno si prende la briga di dire: 'Va bene
stiamo a casa 15-20 giorni' senza muoverci'".
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