Da oggi Napoli ha le sue pietre di
inciampo. Nove, installate in piazza Bovio, all'altezza del
civico 33, per ricordare le vittime napoletane dell'Olocausto:
Amedeo Procaccia, Iole Benedetti, Aldo Procaccia, Milena
Modigliani, Paolo Procaccia, Loris Pacifici, Elda Procaccia,
Luciana Pacifici, Sergio Oreste Molco, tutti membri della
comunità ebraica di Napoli, tutti arrestati e deportati, con un
treno del gennaio 1944, ad Auschwitz, dove hanno trovato la
morte.
La Comunità ebraica di Napoli, però, ha disertato
l'iniziativa in segno di protesta verso la presenza di Eleonora
de Majo, oggi assessore alla Cultura del Comune di Napoli. Nel
mirino un post su Facebook, datato 2016, della de Majo contro
Netanyahu e "le politiche di apartheid del governo israeliano".
Parole che lei ribadisce oggi. "Non capisco questa pericolosa
sovrapposizione - ha detto - tra le mie affermazioni su
Netanyahu e l'antisemitismo, sono due cose diverse. Mi dispiace
che sia stata utilizzata un'occasione del genere per fare
polemica".
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