Da quindici anni vanta un credito
di svariati milioni nei confronti della Prefettura di Napoli e
ora, affetto da una grave malattia, rischia di morire povero
lasciando la famiglia e l'azienda a rischio fallimento.
E' la denuncia-appello di Elia Esposito, 75 anni, napoletano,
titolare sul litorale flegreo di una impresa per il deposito e
la rottamazione di auto sequestrate, da anni impegnato in una
battaglia legale per ottenere quanto dovuto dall'ente di
Governo. "Ho custodito e demolito più di 2 mila veicoli senza
avere neanche un euro. La Prefettura nel giugno scorso - la
denuncia di Esposito - dopo l'ennesimo sollecito in cui
comunicavo anche la mia condizione di malato terminale mi ha
fatto un proposta per pagare il 50% del debito. Una somma che ho
rifiutato e che non mi consentiva di estinguere nemmeno i debiti
accumulati tra tasse, costi e stipendi dei miei dipendenti".
"Voglio morire sereno dopo aver onorato tutti i miei debiti,
prima di tutto con i miei dipendenti".
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