''In Irlanda nessuno vuole
vedere il ritorno dei muri e del confine. Credo che i governi
dei vostri paesi, la Merkel che è venuta a vedere la situazione,
lo abbiano capito meglio dei nostri. Bisogna trovare una
soluzione diplomatica per aggirare il problema''. Risponde così
sui rischi della Brexit, Colm Toibin, l'acclamato autore
irlandese di Brooklyn, a Capri premiato con il XXII Malaparte
per il suo ultimo libro La casa dei nomi (ed. Einaudi) dedicato
alle figure classiche dell'Orestea.
''L'Italia? Alcuni suoi paesaggi rocciosi mi ricordano in po'
l'Irlanda'', racconta mescolando qualche parola nella nostra
lingua, lui, classe 1955, scrittore, ma anche giornalista,
critico letterario, spesso in prima linea nelle battaglie per i
diritti civili. Protagonista oggi del convegno The music of
silence: writing from an island e domani alla Certosa di S.
Giacomo per ritirare il Premio Malaparte, che torna sull'isola
per l'ottavo anno con Ferrarelle, Toibin è già al lavoro su un
nuovo romanzo.
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