Dall'epoca greca a quella della
Roma Imperiale, è questo l'arco temporale di datazione delle
migliaia di reperti archeologici che il Tribunale di Crotone ha
consegnato oggi al Museo archeologico di Crotone. Si tratta di
reperti confiscati nel corso degli anni (dal 1989 al 2000)
durante operazioni di polizia e che erano custoditi nei
magazzini del palazzo di giustizia crotonese.
Per iniziativa del presidente del Tribunale di Crotone Maria
Vittoria Marchianò, e del procuratore della Repubblica Giuseppe
Capoccia, i reperti sono stati recuperati, ricatalogati e
consegnati al direttore del museo archeologico Gregorio Aversa.
Tra i più interessanti una Lekythos attica a figure nere del IV
secolo a.C. di produzione greca un unguentario vitreo di epoca
romana imperiale, decine di monete coniate tra il IV e III
secolo a.C. e l'età imperiale romana.
I reperti, ha spiegato il direttore del museo, verranno messi
in mostra in un apposito spazio. "Ringrazio il Tribunale di
Crotone - ha detto Aversa - per aver scelto il museo quale
destinatario di questi reperti. Purtroppo l'attività criminale
legata all'archeologia crea danni oltre che sotto l'aspetto
economico, anche dal punto di vista culturale e scientifico
perché non possiamo attribuire un valore storico visto che non
sappiamo i luoghi di provenienza di questi reperti che avrebbero
potuto permetterci di approfondire le nostre conoscenze sul
passato di questo territorio".
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