Il territorio della Basilicata
"deve essere classificato come non idoneo per il rilascio di
nuovo concessioni petrolifere": lo stabilisce una delibera della
giunta regionale approvata il 29 aprile scorso. Lo ha ricordato,
in una dichiarazione, l'assessore regionale all'ambiente, Gianni
Rosa.
"Numerosi vincoli" sono stati posto dalla Regione alla
ricerca di idrocarburi, "escludendo, ad esempio, i siti della
Rete Natura con tutte le aree protette, le aree vulcaniche
attive e quiescenti, le zone sismiche, le aree interessate da
fenomeni di fagliazione poligonali e quelle interessate da
processo morfogenetico carsico, le aree ricadenti all'interno di
bacini idro-minerari, le aree con presenza di rocce contenenti
amianto, le zone con coltivazioni agricole di qualità, quelle
con infrastrutture strategiche e così via"; Rosa ha aggiunto che
nelle prossime settimane la Regione fornirà al Governo "maggiori
motivazioni di dettaglio" per spiegare "che la Basilicata -
grazie anche al Pnrr - intende aprire l'era dell'energia
rinnovabile così come indicato dall'Unione europea, dal Governo
e, soprattutto dai lucani".
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