E' vero che il consumo di suolo può avere conseguenze irreversibili?
Sì, la costruzione di edifici, infrastrutture, ma anche precipitazioni intense provocano la perdita, spesso irreversibile, di questa risorsa

Redazione ANSA
30 aprile 2024 - 16:54
(Foto d'archivio) Consumo di suolo © ANSA

Cosa verifichiamo

È vero che un'agricoltura intensiva, la cementificazione, gli eventi meteo estremi come siccità e alluvioni possono consumare o comunque portare ad un degrado del suolo con conseguenze a volte irreversibili ad esempio per la biodiversità, per l'inquinamento delle acque, oppure molto costose per il ripristino?

Analisi

Dal 2006 al 2022, da quando vengono raccolti sistematicamente i dati sul consumo di suolo da Ispra/Snpa, più di 120.000 ettari di suolo sono stati consumati nel nostro territorio con un’evidente concentrazione nelle aree di pianura, nelle principali aree urbane e nelle zone costiere dove sono generalmente localizzati gli ecosistemi più fragili o i suoli più produttivi, spiega Michele Munafò, responsabile del Servizio per il sistema informativo nazionale ambientale (Direzione Generale-Sina) dell’Ispra.

Il consumo di suolo è dovuto alla costruzione di edifici, infrastrutture, cantieri o altre coperture artificiali realizzati su suoli naturali o seminaturali e provoca la perdita, spesso irreversibile, di questa preziosa risorsa. Il consumo è solo una delle cause del degrado del suolo: precipitazioni sempre più intense dopo lunghi periodi siccitosi hanno impatti significativi su suoli compattati o, ancora peggio, urbanizzati. L’aumento di superfici artificiali provoca una minore capacità di assorbimento da parte dei terreni e un conseguente aumento del ruscellamento superficiale e, quindi, della frequenza e dell’intensità di allagamenti e alluvioni, precisa Marco Di Leginio geologo del Sina dell’Ispra.

Negli ultimi decenni si è registrata una riduzione della superficie complessiva delle aree destinate all’agricoltura, aumentando allo stesso tempo i raccolti per ettaro. Un’agricoltura più intensiva, spesso caratterizzata da monocolture, ha puntato per anni a sfruttare al massimo le capacità produttive dei nostri terreni e ci ha permesso di produrre generi alimentari per una popolazione in crescita. Ma questo tipo di agricoltura si basa prevalentemente su fertilizzanti sintetici e fitosanitari, mettendo a rischio la risorsa stessa che l’alimenta: suoli più poveri di sostanza organica, con evidenti problemi di acidificazione, nitrificazione e compattazione. L’uso eccessivo di fertilizzanti, pesticidi o erbicidi può inoltre portare a una contaminazione diffusa dei suoli e delle falde, compromettendo in maniera irreversibile le preziose funzioni di un suolo, spiegano gli esperti dell'Ispra. Operazioni di “desealing” e di ripristino della naturalità di un suolo artificiale oppure tecnologie utilizzate per rimuovere o contenere un contaminante sono alquanto onerose e comunque non restituiscono tutti quei servizi ecosistemici che un suolo naturale sarebbe stato in grado di garantire.

Conclusioni 

La formazione di un suolo è un processo lentissimo, possono essere necessari anche migliaia di anni per generare un orizzonte di pochi centimetri. È per questo che è da considerare una risorsa non rinnovabile da tutelare e proteggere. L'agricoltura intensiva, la cementificazione, gli eventi meteo estremi consumano il suolo, lo distruggono, e dunque sono da contenere quanto più possibile.

Le fonti
I dati sul consumo di suolo - Rapporto 2023 (https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/suolo-e-territorio/suolo/il-consumo-di-suolo/i-dati-sul-consumo-di-suolo)
Munafò, M. (a cura di), 2023. Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2023
Report Snpa 37/23 (https://www.snpambiente.it/snpa/consumo-di-suolo-dinamiche-territoriali-e-servizi-ecosistemici-edizione-2023/
(https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/suolo-e-territorio/suolo/il-consumo-di-suolo/il-rapporto-snpa-201cconsumo-di-suolo-dinamiche-territoriali-e-servizi-ecosistemici201d
Suolo e territorio in Europa. Perché dobbiamo usare in modo sostenibile queste risorse vitali e limitate. European Environment Agency (https://www.eea.europa.eu/it/publications/eea-segnali-2019-suolo-e)

Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Il Fact-check è uno strumento dell'agenzia ansa contro la disinformazione
Offriamo informazioni utili contro le falsità che circolano attraverso la rete

I nostri team fanno del loro meglio per consultare tutte le domande che ci vengono sottoposte. Lavoriamo per rispondere alle richieste e proposte che ci pervengono sulla base di diversi criteri e ci riserviamo il diritto di operare una selezione tra tutte le richieste dando priorità a quelle più rilevanti e interessanti per il pubblico. Riteniamo che i reclami fantasiosi, infondati, offensivi, minacciosi o chiaramente derivanti da un'azione coordinata di spam non richiedano una nostra risposta. Per consentirci di rispondere a una richiesta di verifica, il messaggio o la dichiarazione su cui si richiede di indagare devono alludere a fatti o dati. Non verifichiamo opinioni o, in genere, affermazioni su eventi non ancora accaduti.

Informativa privacy

(*) Tramite il modulo è possibile inviare informazioni su possibili errori nei fact check ANSA

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.