(ANSA) - ROMA, 12 AGO - Trentasette giorni di sciopero
della fame affinché "siano rispettati i diritti fondamentali con
l'erogazione corretta di dispositivi indispensabili alle persone
con disabilità, quali ad esempio le carrozzine". Questo il gesto
di Maurizio Bolognetti, dirigente dell'Associazione Luca
Coscioni, in Basilicata sul quale sollevano l'attenzione in una
lettera indirizzata al ministro della Salute Roberto Speranza
Filomena Gallo, segretario dell'Associazione e Marco Cappato,
tesoriere.
Gallo e Cappato chiedono che "sia sanata la grave violazione
di diritti fondamentali nell'accesso al sistema salute,
assistenza riabilitazione per tanti malati che attendono di
poter ricevere ausili protesici che siano idonei alle loro
esigenze di salute" ed evidenziano quali sono delle azioni da
intraprendere. In particolare un "Atto urgente sul Nomenclatore
Tariffario ausili e protesi che in osservanza del Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017
sull'aggiornamento dei Lea, livelli essenziali di assistenza,
integrato e modificato, preveda idonee procedure per
l'acquisizione e erogazione di determinati ausili destinati ad
assistiti con disabilità grave e complessa".
"Si chiede in sintesi al Ministro - sottolinea Filomena
Gallo - un atto che determini la piena applicazione di una legge
in vigore nel nostro paese dal 2017. Norma che ad oggi non è
stata applicata in nessuna regione con idonee procedure di
reperimento di ausili prescritti alle persone con disabilità
costrette a rinunciare o ad acquistarli a proprie spese. Stiamo
predisponendo azioni giudiziarie in tutte le regioni e nei
confronti del Governo in rappresentanza delle persone con
disabilità, affinché il diritto alla salute, la dignità di tanti
di loro e delle loro famiglie sia finalmente rispettata". "La
realtà della Basilicata - e' la conclusione - è specchio di
un'emergenza nazionale, che attualmente non consente
l'erogazione corretta di dispositivi indispensabili alle persone
con disabilità, che subiscono a causa dell'inerzia della
politica una grave discriminazione nell'accesso a strumentazione
in base alla singolarità di ogni esigenza". (ANSA).