(ANSA) - ROMA, 07 APR - Il Piano nazionale di ripresa e
resilienza deve includere "una grande 'opera pubblica' di
ripristino degli ambienti terrestri e marini attraverso la
creazione di infrastrutture verdi e soluzioni basate sulla
natura". Lo sostiene la "vision" del Comitato per il capitale
naturale resa nota oggi in occasione della presentazione del
"Quarto Rapporto sullo stato del capitale naturale in Italia",
fatta in videoconferenza, alla presenza del ministro della
Transizione ecologica Roberto Cingolani, che, dopo
l'approvazione nei prossimi giorni, sarà trasmesso al presidente
del Consiglio e al ministro dell'Economia.
Lo rende noto il ministero della Transizione ecologica
precisando che alla riunione plenaria del Comitato per il
capitale naturale sono intervenuti tra gli altri, oltre al
direttore generale del Mite per il patrimonio naturalistico
Antonio Maturani, il ministro delle Infrastrutture e della
Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, il ministro delle
Politiche agricole Stefano Patuanelli, il ministro del Turismo
Massimo Garavaglia, il viceministro all'Economia Laura Castelli,
il sottosegretario al ministero del Lavoro Rossella Accoto, il
sottosegretario al Sud Dalila Nesci e il direttore generale
dell'Ispra Stefano Laporta.
Proprio sulle azioni prioritarie del Pnrr si è soffermato il
ministro Cingolani, che ha sottolineato quanto sia "fondamentale
puntare sulla riforestazione, sul miglioramento delle aree
fluviali, sui programmi per i parchi e il mare, sulla
riconnessione degli ecosistemi, sul turismo verde, sul
monitoraggio del capitale naturale, includendo la
decarbonizzazione, la circular economy, lo stop al consumo di
suolo, il recupero delle aree degradate, le infrastrutture
idriche, la mobilità urbana, senza dimenticare la pianificazione
delle risorse. Ho osservato con soddisfazione - ha affermato il
ministro - che l'impostazione del Quarto Rapporto sullo stato
del capitale naturale è allineata con il Recovery Plan, pur
essendo nata precedentemente. E' una buona notizia: vuol dire
che stiamo quindi lavorando, tutti insieme, nella giusta
direzione".
Il Rapporto, spiega il dicastero nella nota, "è stato
predisposto tra novembre 2020 e marzo 2021. La necessità di
preservare e ripristinare il capitale naturale per garantire una
ripresa duratura è riconosciuta dall'Agenda Onu per lo sviluppo
sostenibile e dal Green Deal europeo. Nell'impostare questa
quarta edizione, gli esperti hanno concordato sull'importanza
strategica di tenere in considerazione ciò nell'ambito della
transizione economica prevista dal programma integrato del Next
Generation Eu, da sviluppare attraverso un Piano nazionale di
ripresa e resilienza (Pnrr) che dedichi il 37% delle risorse
alla biodiversità, ad azioni per il clima e all'adattamento ai
cambiamenti climatici, anche in virtù dei nuovi impegni
comunitari derivanti dalla Strategia europea per la biodiversità
al 2030 e alla Strategia 'Farm to Fork' per una migliore
sostenibilità ecologica di tutta la filiera agroalimentare". "La
nostra deve essere la prima generazione capace di lasciare i
sistemi naturali e la biodiversità dell'Italia in uno stato
migliore di quello che abbiamo ereditato", sostiene la "vision"
del comitato, secondo cui il Pnrr, "costituendo una
straordinaria occasione per il necessario cambio di rotta" deve
rispondere anche "all'impegno delineato dal decennio delle
Nazioni Unite sull'Ecosystem Restoration 2021-2030 e consentire
di affrontare l'adattamento ai cambiamenti climatici". (ANSA).