(ANSA) - ROMA, 30 SET - Il lavoro dell'uomo non sarà
sostituito dall'intelligenza artificiale. Ci sarà un passaggio
di mansioni sempre più importanti, ma "un robot non potrà mai
avere la complessità e la ricchezza del pensiero umano". Nel
futuro del mercato del lavoro, la direttrice del Cern Fabiola
Gianotti, non vede, quindi, "un passaggio dell'intelligenza,
della curiosità, della creatività umana al robot".
In un contesto dove almeno il 50% degli impieghi attuali non
esisterà più e le conoscente specifiche di oggi potrebbero
essere "completamente inutili" tra dieci o 20 anni, "una
formazione il più possibile completa, con aspetti anche
umanistici per chi fa attività scientifica e vice versa è il
migliore strumento che possiamo dare ai giovani", dice Gianotti
al Forum Voci sul futuro organizzato da Ansa e Asvis nell'ambito
del Festival dello sviluppo sostenibile.
La direttrice del centro di ricerca di Ginevra indica un
problema nella formazione perché il mercato attuale richiede
conoscenze molto specifiche e al tempo stesso evolve molto
rapidamente" nelle sue esigenze.
"Per preparare i giovani al futuro, la cosa migliore che
possiamo fare dare loro una formazione ampia e dare loro gli
strumenti più che il tecnicismo, la capacità logica, il senso
critico, la metodologia di affrontare un problema e la capacità
di evolvere il proprio talento a seconda delle esigenze del
mercato".
Gianotti, al forum, sottolinea poi l'importanza di usare
parte delle risorse del recovery plan per "investire sulla
ricerca di base, i cui risultati spesso non si vedono nel corto
termine possono portare a svolte per l'umanità che sono
fondamentali per il progresso". (ANSA).