Dare una seconda vita agli
elettrodomestici e ai componenti d'arredo per una filiera
circolare e sostenibile, capace di introdurre una nuova
concezione del fine vita dei rifiuti con un risparmio di
anidride carbonica pari a 300 kg di CO2 (equivalenti all'anno)
per ciascun cittadino, 8,4 milioni di tonnellate in 10 anni. E'
Circular Housing Project, progetto pilota coordinato da Redo
Sgr, società di gestione del risparmio immobiliare, che vede tra
i partner Ecodom, Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio
Elettrodomestici, Politecnico di Milano e Poliedra, oltre al
coinvolgimento di Bsh Elettrodomestici.
L'iniziativa - spiega la nota - riguarderà un gruppo pilota
di inquilini dei nuovi quartieri di social housing sviluppati a
Milano da Redo Sgr, ad Affori e a Crescenzago. Gli inquilini
useranno mobili ed elettrodomestici di alta qualità e
durevolezza previsti nel canone d'affitto.
Allo scadere del contratto potranno optare per il recupero e
il ricondizionamento, dando così la possibilità per un nuovo
utilizzo agli inquilini successivi, risparmiando sui costi del
trasloco ed evitando il riadattamento dei mobili.
Si stima che ogni trasloco porti con sé oltre 1 tonnellata di
rifiuti. Il progetto, finanziato da Eit Climate Kic, punta a
rimettere in circolo questi rifiuti grazie al ricondizionamento,
garantendo di dimezzare la riduzione dell'impatto prodotto
dall'acquisto e utilizzo di mobili ed elettrodomestici.
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