Solo il 56% delle imprese agricole ha
avviato un percorso di investimenti green: è quanto emerge da
un'indagine che ha coinvolto all'inizio del 2020 un campione di
oltre 1.000 aziende di settore italiane con una Sau media di 63
ettari. Il dato è stato ufficializzato nel corso del primo
appuntamento dell'iniziativa AgriCommunity curata da Nomisma, in
collaborazione con Edagricole.
L'iniziativa è relativa alle
strategie Green Deal sull'economia circolare, biodiversità e
"farm to fork", della Commissione europea con la presentazione
del progetto per l'agricoltura del futuro. L'Indagine registra
che il 29% delle aziende non ha gli strumenti per investire e il
15% dichiara di non essere interessato. Tra gli elementi
economici emersi risulta inoltre che poco meno di un quarto
delle imprese del campione ha adottato il sistema di
coltivazione biologica, "con un'incidenza sulla propria
superficie agricola pari al 18%", la media nazionale è del 15%.
E' registrato che "appena il 24% delle imprese agricole
intervistate dispone di un parco macchine con un'età media
inferiore ai dieci anni e solo un ristretto numero possiede
macchine con sistemi di guida assistita/semi-automatica/Gps
integrato (13%)".
"Nella sfida del Green Deal europeo gli
agricoltori dovranno assumere un ruolo centrale, da
protagonisti" - osserva Paolo De Castro, coordinatore S&D alla
commissione Agricoltura del Parlamento europeo. "Come abbiamo
più volte sottolineato c'è infatti il rischio- aggiunge- che di
fronte a nuovi vincoli produttivi il piano in chiave ambientale
lanciato dalla Commissione Ue sia male interpretato e visto come
una penalizzazione, anziché un'opportunità.
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