"Per fare qualcosa che veramente
funzioni dobbiamo fare sistema, Camera della Moda, Comune di
Milano, Camera di commercio e i partner internazionali. Sono le
premesse migliori per fare funzionare le start-up, per fare in
modo che le donne abbiano pari accesso al mondo del lavoro". Ad
affermarlo è stato Carlo Capasa, presidente della Camera
Nazionale della Moda Italiana, nel convegno online "Innovazione
per una moda sostenibile", promosso in collaborazione tra la
Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e il Consolato
britannico.
"La moda - ha proseguito - non è l'industria fatua come
alcuni cercano di fare passare in Italia. Nel 2019 abbiamo fatto
100 miliardi di fatturato e ne abbiamo esportati 70 milioni. Gli
occupati, compresi gli indiretti e la logistica sono molti
milioni e molte sono donne, anche in posizioni di vertice a
livello internazionale. Insieme - ha concluso - dobbiamo creare
opportunità, come Sistema Italia e con partner stranieri. Tutti
insieme aiutiamo le donne che vogliono creare opportunità e
startup dei giovani. Per avere un futuro vivibile per i giovani
bisogna pensare a un futuro sostenibile". Una convinzione
condivisa da Catriona Graham, console generale britannico a
Milano. "Promuovere scambi nella moda sostenibile - ha
sottolineato - non è solo questione di moralità, ma è anche
fondamentale per la ripresa economica e spero che questo evento
possa essere il primo di una serie per avviare una ripresa
sostenibile e innovativa".
"Nell'ambito delle iniziative promosse coi fondi di mutuo
soccorso - ha riferito Cristina Tajani, assessora alle Politiche
per il lavoro, commercio, moda e design del Comune di Milano -
daremo vita a un progetto di sostegno a start up innovative al
femminile con risorse pari a 1 milione di euro, che potranno
sommarsi a risorse messe a disposizione ad altri livelli".
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