Si sono appena concluse
due settimane intense di iniziative scientifiche e formative
presso il Wildlife Research Center, nella Sede Scientifica di
Caramanico Terme (Pescara) del Parco nazionale della Maiella. Il
centro di ricerca del Parco si conferma e si consolida quale
sede di iniziative di approfondimento scientifico, scambio
culturale e di formazione specialistica, soprattutto sui temi
della Medicina della Conservazione, dell'ecologia delle malattie
della fauna selvatica e su diversi ambiti specialistici medico
veterinari. Solo nelle ultime due settimane i veterinari e i
biologi del Parco hanno ospitato tre diverse iniziative
formative e di approfondimento scientifico. La prima è stata la
formazione per i medici veterinari del Master di Scienze Forensi
Veterinarie dell'Università Federico II di Napoli, coordinata
dal professor Orlando Paciello, coadiuvata dal dottor Rosario
Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale
per la Medicina Forense Veterinaria. Una disciplina di grande
interesse e attualità, per la quale si formano medici veterinari
impegnati nella diagnostica forense, in casi di maltrattamento o
di reati nei confronti della fauna selvatica.
La seconda iniziativa formativa è stata quella della Scuola
di Specializzazione in Sanità Animale dell'Università di Teramo,
Facoltà di Medicina Veterinaria, coordinata dalla professoressa
Cristina di
Francesco, che è stata ospite del Wildlife Research Center per
una settimana di approfondimenti sui temi della sorveglianza
sanitaria e la gestione degli ungulati selvatici. Quasi
contemporaneamente a quest'ultimo evento formativo sono stati
ospiti del Parco gli
scienziati dell'Irstea Centre de Nogent-sur-Vernisson, con
Nadege Bonnot, Mark Hewison, Nicolas Morellet e Nathan Ranc del
CEFS (Comportement et Ecologie de la Faune Sauvage) dell'INRAE
di Tolosa, in Francia, insieme al professor Stefano Focardi
dell'Istituto dei sistemi complessi del CNR di Sesto Fiorentino
e Francesca Cagnacci alla Fondazione Mach a San Michele
all'Adige (Trento) per approfondimenti e scambi rispetto al
progetto di collaborazione Italo Francese (programma Galileo)
"Plasticity of migration in two ungulates species across Europe
in the context of global change".
Il Wildlife Research Center del Parco si conferma punto di
riferimento nazionale e internazionale per la formazione
universitaria specialistica e nel favorire interscambi e
collaborazioni scientifiche sui temi dell'ecologia della fauna
selvatica, delle discipline medico veterinarie applicate alla
gestione faunistica e della medicina della conservazione.
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