Il Consiglio regionale, nella seduta
che si è conclusa in serata all'Aquila, ha approvato
all'unanimità la legge di riforma sulla "Disciplina del sistema
culturale regionale", destinata al patrimonio culturale,
materiale e immateriale nonché alle attività culturali e di
spettacolo regionali. Si tratta di un testo unico, atteso da
anni, che riforma un comparto, molto importante in Abruzzo,
allargando notevolmente i confini a tutte le attività legate
alla cultura, all'arte, al cinema e allo spettacolo Nella nuova
legge che ha richiesto un lavoro condiviso di circa due anni,
vengono disciplinati i luoghi e gli istituti della cultura
appartenenti all'Amministrazione regionale nonché quelli
appartenenti agli Enti locali o comunque di interesse locale
abruzzese. Il testo, strutturato in 4 titoli e 81 articoli, si
pone l'obiettivo di venire incontro a precise esigenze di
armonizzazione e semplificazione della normativa riguardante il
settore culturale.
"Abbiamo messo un fondamentale tassello per la promozione del
patrimonio culturale abruzzese grazie all'approvazione, dopo un
lavoro complesso e meticoloso durato due anni, della 'Disciplina
del sistema culturale regionale' che mette ordine e semplifica
un variegato complesso di norme, rendendo più lineare un settore
chiave per l'Abruzzo - ha spiegato in una nota il presidente del
Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Fi -. L'assessore
regionale alle Attività produttive e culturali Daniele D'Amario,
Fi, ha sottolineato che ha espresso soddisfazione "per un testo
unico di riforma senza consulenze a costi enormi, con la massima
condivisione, quindi con tutte le risorse concentrate sulla
sviluppo del comparto". Tutti gli intervenuti hanno ringraziato
per il lavoro svolto dal direttore del Dipartimento, Germano De
Sanctis, e dal suo staff.
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