Seduta senza Edison quella
odierna della Commissione regionale d'inchiesta sul Sin di
Bussi, presieduta dal consigliere Antonio Blasioli. In audizione
erano state convocate due voci importanti in grado di inquadrare
storia, situazione attuale e futuro dei siti di Bussi e Piano
d'Orta, quali Edison e Moligean, ma la prima ha fatto pervenire
solo ieri alla Commissione un messaggio in cui illustrava la
ragione dell'assenza dei rappresentanti in un primo momento
designati per partecipare ai lavori. Presente invece la titolare
della Moligean (società proprietaria del sito ex Montecatini di
Piano d'Orta) Federica Ederle. Audito anche l'avvocato Matteo Di
Tonno, che ha rappresentato la Provincia di Pescara nel
procedimento contro Edison.
"Penso di poter rappresentare con il mio anche il rammarico
di tutti i commissari per l'assenza di Edison alla seduta di
oggi - dice Blasioli - Nel prevedere la loro partecipazione
avevamo sottoposto alcune date che ci erano state autorizzate
dalla Presidenza del Consiglio, ricevendo la disponibilità per
quella di oggi, tanto che davamo per certa tale presenza, che
sarebbe stata utile a completare un quadro che di certo non
sarebbe stato inquisitorio, perché il ruolo di questa
Commissione è conoscitivo e di impulso ad azioni positive. Solo
ieri alle 17 è arrivata la mail in cui vengono chiarite le
ragioni della loro scelta invece di soprassedere, non
riconoscendo a questo organismo un valore istituzionale, sebbene
la Commissione sia diretta emanazione del Consiglio regionale e
riservandosi di portare invece avanti, così si legge nel testo,
i confronti istituzionali aperti con vari enti competenti, fra
cui la Regione Abruzzo. Cosa che rende ancora più
incomprensibile la decisione di non esserci oggi, nonostante
avessimo ricevuto da giorni tale disponibilità e malgrado la
Commissione non abbia mai incalzato i suoi ospiti nelle
audizioni fin qui avute. Per tutti è un'occasione persa,
soprattutto quella di avere una cognizione precisa delle
attività in corso attualmente nei siti di Bussi e Piano d'Orta,
che vengono elencate nelle cinque pagine di lettera allegata
alla mail e in cui la Edison si dichiara inoltre estranea ai
fatti pendenti relativi all'inquinamento, fatti su cui ci sono
pronunciamenti che vanno ben oltre la Commissione e che hanno
prodotto effetti sia sulla titolarità della bonifica che sulle
responsabilità dell'inquinamento".
"Chiederemo a Edison nuovamente di partecipare nella seduta
dell'8 luglio. Lo chiedo pubblicamente e a nome degli abruzzesi
- prosegue Blasioli - che meritano di avere risposte da chi, ad
oggi, è riconosciuto soggetto inquinatore. Con sconforto leggo
che Edison, invece, nella nota, si dichiara "soggetto estraneo
ai fatti di contaminazione" circostanza che contraddice le
sentenze fin qui emanate. Mi auguro che ci sia un ripensamento e
che vengano in Commissione a rispondere dei temi per cui la
Commissione speciale è stata istituita".
"La titolare della Moligean, dopo aver inquadrato
storicamente ruolo e competenze in merito al sito di Piano
d'Orta, su cui le attività di messa in sicurezza fanno capo a
Edison, si è però detta disponibile a cedere gli edifici per un
recupero culturale del sito industriale, una volta bonificato, e
ha messo in evidenza come le operazioni di demolizione dei
vecchi edifici della Montecatini, oggetto peraltro di una
sospensiva, siano ingiustificate e non richieste al soggetto che
la Provincia ha riconosciuto come soggetto inquinatore, che
anche per Piano d'Orta è Edison".
"Con l'avvocato Di Tonno abbiamo infine ripercorso le fasi
processuali di sua competenza in qualità di difensore della
Provincia di Pescara contro Edison e che hanno portato al
pronunciamento del Consiglio di Stato che riconosce Montedison,
ora Edison, come soggetto inquinatore. Un confronto importante
anche per capire i tempi e le impugnative ancora pendenti".
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