Il Consiglio regionale d'Abruzzo,
nella serata di ieri, ha approvato a maggioranza la riforma dei
consorzi di bonifica: la norma dal titolo "Nuove disposizioni in
materia di Consorzi di bonifica per la razionalizzazione,
l'economicità e la trasparenza delle funzioni di competenza"
sostituisce la legge datata 1983. A votare il provvedimento la
maggioranza di centrodestra e la opposizioni di centrosinistra:
l'altra forza di minoranza, il M5S, si è astenuta.
Molto soddisfatto il vice presidente con delega
all'Agricoltura, il leghista Emanuele Imprudente: "E' la prima
legge di riforma del governo Marsilio, ma è anche la prima
riforma vera, non imposta dalla legge, che la Regione ha portato
a termine negli ultimi quindici anni. Ringrazio tutti gli uffici
e l'intero Consiglio regionale, comprese le minoranze che con
accordi politici trasparenti hanno dato il loro prezioso
contribuito. Potevamo mostrare i muscoli andando allo scontro,
ma non si sarebbero fatti gli interessi degli abruzzesi con una
legge di qualità. La riforma abbatte i costi della politica e
riforma la governance - spiega Imprudente - Al di là della fase
commissariale, ora dobbiamo fare i consorzi nuovi. Introduciamo,
tra le altre cose, il controllo di gestione, la separazione dei
poteri. E' una norma se vogliamo normale, ma unica nella sua
semplicità, frutto di una condivisione con tutti, a nostro
avviso necessaria perché insieme si fanno le leggi strutturali.
Ora per far sì che sia ottima dobbiamo trasformarla in
strutturale" conclude Imprudente.
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