L'Unità di crisi Covid della Asl
di Teramo si è riunita per adottare misure urgenti in modo da
far fronte all'impennata di ricoveri correlata al picco della
pandemia. "Ci troviamo di fronte a una situazione molto
impegnativa, ma sostanzialmente diversa rispetto alle precedenti
ondate", ha spiegato il direttore generale della Asl Maurizio Di
Giosia, "in quanto se precedentemente i ricoveri erano
sostanzialmente causati dalla gravità di patologie causate dal
coronavirus, adesso si tratta più che altro di ricoveri causati
da patologie ordinarie, ma su pazienti malati di Covid, che
dunque necessitano della degenza in reparti ad hoc. Tutto questo
è da ricondursi certamente al fatto che la maggioranza della
popolazione è vaccinata e quindi più protetta dal virus, oltre
al fatto che la variante Omicron ha sintomi meno gravi. Ci sono
poi i non vaccinati che hanno una situazione clinica molto più
grave. Non a caso quasi il 100% di pazienti positivi ricoverati
nelle nostre Terapie intensive non è immunizzato".
Per far fronte all'aumento di pressione sugli ospedali oggi
l'Unità di crisi ha disposto la riapertura della Rianimazione
Covid del terzo lotto del Mazzini (finora erano aperti solo
alcuni posti, dedicati e isolati, nelle Rianimazioni) per ora
con 6 posti letto. Inoltre da oggi all'ospedale di Atri la
Riabilitazione sarà riconvertita in reparto Covid con 19 posti
letto e nelle prossime ore anche la Medicina di Atri diventerà
reparto Covid. Contemporaneamente sono state accorpate le
Chirurgie e Ortopedie degli ospedali di Atri, Giulianova e
Sant'Omero e l'Otorino e la Chirurgia toracica del Mazzini.
"Tutto questo per recuperare personale, in particolare
infermieri - spiega ancora Di Giosia - di cui, in attesa della
conclusione del recente concorso, si è acuita la carenza.
Attualmente infatti, abbiamo 81 dei nostri dipendenti ammalati
di Covid e dunque in malattia. Di questi circa la metà sono
infermieri. Da qui la necessità di procedere agli accorpamenti,
per recuperare personale". Per il momento non è stata bloccata
l'attività chirurgica, in modo da garantire comunque il
trattamento di altre patologie extra Covid. L'Unità di crisi ha
anche aumentato da 30 a 35 i posti letto nella Rsa di bivio
Bellocchio dove confluiscono i pazienti in via di guarigione. A
stamattina i ricoveri di pazienti positivi in tutte le strutture
Asl erano 104.
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