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Autonomia differenziata, Uil 'no a disuguaglianze tra regioni'

Autonomia differenziata, Uil 'no a disuguaglianze tra regioni'

A Pescara seminario con partecipazione di Ivana Veronese

PESCARA, 02 febbraio 2023, 09:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si è tenuto all'Aurum di Pescara il seminario di approfondimento sulla riforma delle autonomie differenziate tra le regioni, organizzato da Uil Abruzzo, con la partecipazione della segretaria confederale nazionale Ivana Veronese. Tante le preoccupazioni espresse, relative alla possibile discrepanza tra regioni e alle conseguenze irreversibili che l'approvazione della riforma potrebbe determinare. "La Uil non ha una posizione ideologica contro l'autonomia, ma esprime contrarietà alla bozza del ministro Calderoli - ha spiegato il segretario regionale Michele Lombardo - perché pone in essere una condizione per la quale soprattutto le regioni del Centro Sud Italia, già in ritardo di sviluppo, rischiano di subire notevoli peggioramenti sui servizi essenziali, quali scuola e sanità. Chiediamo livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti in modo uniforme sul territorio nazionale".
    Ivana Veronese, segretaria confederale Uil nazionale, ha sottolineato l'impegno del sindacato a sollevare i punti critici della riforma e a far comprendere a tutte le regioni quali sono le conseguenze per le regioni del Mezzogiorno. Territorio già in difficoltà rispetto all'erogazione di servizi essenziali, soprattutto in ambito sanitario, scolastico e del trasporto pubblico. "Di questa riforma si sta discutendo al Consiglio dei ministri in maniera molto frettolosa - ha spiegato - perché quando si parla di autonomia differenziata si deve pensare a garantire livelli di prestazioni essenziali a tutti i cittadini e come garantirli. La scuola ad esempio non è un tema da poter dare alle regioni come materia differenziata. La nostra preoccupazione è che con questa fretta si facciano solo danni.
    C'è molta miopia e poca competenza".
    "Dobbiamo alzare la voce - ha ribadito Lombardo - Tre quarti della popolazione abruzzese vive in aree interne e subisce da tempo la dicotomia economico sociale tra aree interne e costiere. La riforma accentuerebbe le disuguaglianze. Abbiamo pianificato una serie di assemblee e incontri territoriali a febbraio e marzo che si concluderanno ad aprile, con una giornata in cui ospiteremo il segretario nazionale Pierpaolo Bombardieri".
   

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